Oggi l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, accompagnato dal direttore generale dell’ATS Milano, Marco Bosio, il direttore sociosanitario dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco, Gemma Lacaita, il Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi, il vice-capogruppo di Forza Italaia, Alessandro De Chirico e rappresentanti di associazioni che operano a livello locale. “Quello che ho visto al boschetto di Rogoredo racconta un’emergenza prima di tutto sociale oltre che sanitaria che va assolutamente governata e che deve essere al centro di un efficace progetto di prevenzione che coinvolga tutti i soggetti sul territorio: Regione tramite ATS e ASST, Comune, Prefettura, Associazioni, scuole, ma anche Ferrovie e ATM. Un progetto di recupero multidisciplinare con l’obiettivo di fermare la situazione drammatica che ho visto oggi“, ha dichiarato Gallera al termine della visita.
“È necessaria innanzitutto – ha detto Gallera – un’azione forte di presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e per questo ho già parlato con il prefetto che ha dato la sua disponibilità ad intervenire con forza affinché il controllo del territorio funga anche da deterrente“. “La volontà – ha aggiunto – è quella di dare un segnale più forte. È necessario un percorso di monitoraggio delle aree più a rischio. Si tratta di un problema certamente complesso e siamo consapevoli che il problema è molto più ampio, per questo è necessario come avvenuto in altri luoghi di degrado della città, con la collaborazione di vari attori, lavorare ad una occupazione positiva del territorio attraverso la realizzazione di iniziative e attività positive che riportino vita e luce nei luoghi di degrado“.
“Il grande lavoro di riduzione del danno – ha spiegato Gallera – che dal 2013 ad oggi svolgono le due associazioni nel presidio mobile posizionato nella zona adiacente la stazione di Rogoredo e all’interno del boschetto, grazie ad un progetto e risorse regionale, è davvero molto importante. Sono una presenza preziosa su quel territorio, ma non basta“. Da parte della Regione, per quel che riguarda la parte sanitaria, c’è la massima determinazione a mettere in campo strumenti e risorse per fermare la situazione drammatica che riguarda anche ragazzi giovanissimi e sempre più donne. “Dobbiamo lavorare ad un progetto – ha detto ancora Gallera – che ci aiuti ad intercettare e agganciare i ragazzi sul posto indirizzandoli verso i Sert, Smi e comunità di recupero attraverso percorsi di inclusione creati ad hoc. Ecco perché oggi ho coinvolto nella visita a Rogoredo anche ATS Milano e le ASST”.
L’obiettivo più ampio è quindi quello di rafforzare il piano di prevenzione attraverso percorsi di formazione e informazione nelle scuole, negli oratori con chiavi nuove e modalità nuove consapevoli che ci troviamo di fronte a ragazzi molto più fragili a causa anche della famiglie che sempre più si sgretolano. Una prevenzione che va fatta a 360 gradi anche con il coinvolgimento di Trenord e ATM perché i treni che portano a Rogoredo sono diventati ormai anche luogo di spaccio e organizzazione di chi è diretto al boschetto. “Ho chiesto a tutti gli attori presenti oggi – ha concluso Gallera – di fare proposte per trovare insieme soluzioni concrete. Nei prossimi giorni contatterò l’assessore Majorino, il prefetto, le ferrovie, ATM e le associazioni per un Tavolo comune dove ciascuno possa mettere in rete le proprie competenze e il proprio contributo al fine di trovare soluzioni definitive alla grave situazione di Rogoredo“.