Fontana può brindare sereno al 2023. Perché già aver sbattuto per strada una come Letizia Moratti è un bel risultato, ma non basta: la Lady alle cui gonne in tanti cercano di attaccarsi convinti che sia un cavallo vincente non sembra avere i numeri per batterlo. Se anche il Partito democratico decidesse di smetterla di fingersi di sinistra per accodarsi al mondo chic, Fontana sarebbe ancora in ampio vantaggio. Perché con l’attuale legge elettorale lombarda chi vince anche con percentuali ridicole, prende comunque una larga maggioranza (55 o 60% a seconda della consistenza dei suoi voti) dei seggi. Dunque finché Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia lo sostengono, è tranquillo di poter vincere. L’asse Pd-Terzo Polo resta comunque una decina di punti indietro nonostante le previsioni più ottimistiche, quindi i dem resterebbero sicuramente nella comoda posizione di opposizione ma con il plus di avere accesso ai salotti super chic del centro di Milano. Dimentichi che in Lombardia spopola da anni un partito fondato da un uomo in canottiera e con oggettivi limiti culturali, come falene si affannano a cercare la luce della lanterna di Brera. Lo stesso partito che per altro governa tutt’ora la Lombardia. Ma forse il conto in banca troppo congruo ha offuscato la lucidità politica di alcuni. Ma a questo punto Fontana può brindare sereno al 2023 perché il tentativo di regalargli una vittoria facile facile pare stia procedendo speditamente.