Milano rischia di trasformarsi sempre più in una città per podisti e persone che hanno le energie per affrontare lunghi spostamenti sui mezzi pubblici. Chi non gode di buona forma è meglio passi i fine settimana altrove o si rassegni a stare chiuso in casa. Soprattutto gli anziani, i primi ad essere penalizzati in una metropoli dove, nei propositi della Giunta Sala, saranno sempre più le domeniche in cui sarà possibile muoversi solo se giovani e atletici. Un controsenso in un paese dove l’età media della popolazione è costantemente in aumento.
Dal 22 marzo e il 29 novembre, secondo le ultime proposte fatte dalla sinistra, potrebbero essere otto le domeniche in cui sarà vietato usare l’auto. Infatti, alla proposta del Condigliere del Pd Alessandro Giungi di abbinare i blocchi auto alle maratone in programma nel 2020 in città, subito sposata dall’Assessore allo Sport Roberta Guaineri, si è aggiunta quella di Natascia Tosoni di Milano Progressista che ha chiesto di adottare lo stesso provvedimento 22 settembre in occasione del World Car Free Day.
Se dalle proposte la maggioranza di sinistra passerà ai fatti, l’elenco delle domeniche a piedi comprenderà quelle in cui si svolgeranno: Stramilano, Milano Marathon, Salomon Running, Pittarosso Pink Parade, Deejay Ten e Milano Half Marathon, arrivo del Giro d’Italia e World Car Free Day. Otto giorni in cui quanti non se la sentono di prendere i mezzi (soprattutto se abitano in periferia) perché impediti dagli acciacchi dell’età, dovranno rinunciare a fare quattro passi in centro, magari per restare soli in casa visto che amici e parenti avranno le stesse difficoltà per andargli a fare visita.
Oggi va così, ma fra qualche anno anche i nostri giovani consiglieri e assessori avranno qualche anno in più e, forse, capiranno cosa vuol dire dovere stare chiusi in casa a causa dell’artrite, del cuore che fa le bizze e di amministratori cui di come staranno loro non importerà nulla.