Libertà per gli edifici neri. Ma anche per i bianchi, gialli e blu. L’idea che un hotel o una persona debbano colorare casa come ritiene la maggioranza ricorda molto il quadro di Mordillo. Invece in via Aldrovandi sembra che non ci sia libertà per gli edifici neri. Forse per il colore in sé, forse per quella naturale tendenza di una società incattivita dalla sua paralizzazione. C’è un sentimento strisciante e condiviso che tende a mantenere tutto così com’è. E vediamo come nemico chi prova a cambiare le cose. Quelli come Matteo Renzi lo hanno imparato vedendo tutti coalizzarsi per il no, salvo poi essere tutti d’accordo che ci vogliono riforme. E per l’edificio nero di via Aldrovandi pare stia succedendo la stessa cosa. Anzi, peggio: secondo un consigliere di municipio di Forza Italia il sindaco dovrebbe occuparsi della vicenda per verificare cosa ne pensa l’appo
sita commissione comunale e l’apposito regolamento. Tralasciamo il discorso su un partito una volta liberale che oggi si riscopre determinista come un Marx qualunque e concentriamoci sul problema di una classe politica che attacca un’attività economica nel pieno di una crisi senza precedenti: secondo Forza Italia e la Lega (sì si è espresso negativamente anche un consigliere leghista sul punto) è più importante il colore dell’edificio di chi invece sta investendo denaro per rilanciare la sua attività economica. Chissenefrega di quegli omini che hanno fotografato con la loro indignazione, sembra essere il loro pensiero. In fondo è solo gente che sta vivendo di uno stipendio invece che di sussidi. Ma la polemica è troppo succosa, perché probabilmente qualche pensionato o giornalista della domenica pensa sia intelligente la questione. Invece di fare un monumento a chi in questo periodo investe con idee nuove creando lavoro, si chiede l’intervento del sindaco. Per una volta ve lo diciamo noi: speriamo bene che il sindaco abbia altro da fare e, pure se avesse tempo, che semmai facesse una telefonata per confortare l’imprenditore che ha avviato i lavori. Lui almeno è uno che ha lavorato, diversamente da chi critica l’edificio nero. Dobbiamo quanto prima recuperare la libertà per gli edifici neri, ma anche bianchi, gialli, verdi. E restituire ad altri impegni gli eletti dal popolo che pensano seriamente di dover bloccare uno dei pochi che fa girare stipendi in questo periodo.