Non erano più di 150 i manifestanti presenti ieri in Piazza San Babila alla manifestazione Pro Palestina. Mentre sui pali della piazza venivano appesi dei manifesti con scritto “contro il colonialismo sionista” e “free Palestine, stop genocide”, i pochi partecipanti si sono disposti in cerchio intorno a uno striscione con scritto “Cessate il fuoco ora, fermiamo il genocidio a Gaza, Palestina libera”. Diversi di loro hanno quindi preso la parola per esporre i motivi della loro presenza in piazza. “Sono morti oltre 12mila bambini a Gaza e stiamo valutando se considerarlo genocidio?” ha detto uno degli organizzatori, facendo riferimento a un non precisato “senatore o senatrice” invitando a mandare “una vostra commissione a Gaza a vedere cosa è rimasto? L’hanno rasa al suolo, anche le scuole, le università, le moschee, le chiese e gli ospedali”. Presente anche il Consigliere Comunale Carlo Monguzzi (Verdi) che in seguito ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Gli animi sono sempre più esasperati, troppi morti. Bisogna arrivare in fretta al cessate il fuoco e alla pace!”.
Al naturale calo di partecipazione quando si susseguono molte manifestazioni sullo stesso tema, ha sicuramente contribuito la concomitanza con la manifestazione in memoria di Dax che si è svolta sui navigli, come confermato dagli organizzatori che hanno sottolineato di avere organizzato un presidio e non una manifestazione “per mettere più flusso nel corteo di oggi a Milano”.