“L’analisi dei dati acquisiti durante l’istruttoria e di quelli provenienti da fonti aperte qualificate (Anac, Siope, Nsis) hanno mostrato la debolezza dell’attività di programmazione degli investimenti nel settore sanitario regionale”. Lo si legge nel referto della sezione Controllo della Corte dei Conti della Lombardia su Aria Spa.
“A fronte di una media degli acquisti programmati tramite Aria Spa prossima al 70% del totale, l’istruttoria sui dati di bilancio ha rivelato che gli acquisti effettivi tramite il canale centralizzato non superano il 36%, con una documentata significativa differenziazione di comportamento tra enti; la quota residuale degli acquisti è gestita in maniera frammentaria ed autonoma, con possibili diseconomicità ed inefficienze”, prosegue la nota della Corte dei Conti. Un fattore critico trasversale – si legge ancora nella nota – riguarda l’inadeguatezza di un sistema informativo di Aria Spa in relazione agli obiettivi strategici ad essa assegnati di supporto al governo integrato della spesa guidato dall’analisi dei dati. Lo Statuto trasferisce ad Aria Spa le funzioni delle società di origine, ma le integra con nuove funzioni incentrate sulla gestione dell’informazione come asset per lo sviluppo di politiche regionali.
Dopo avere preso atto “dei rilievi della Corte dei Conti”, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’amministratore unico della partecipata Aria Lorenzo Gubian “hanno dato assicurazioni per il futuro di superare le criticità segnalate”, si legge nella nota.