Agenzia della mobilità di Milano, Ballotta (Onlit): tagli alle linee autobus al posto delle gare. Sorprende che l’Agenzia della Mobilità di Milano e città metropolitana, Monza, Lodi e Pavia e le rispettive province (il cui maggior azionista è il Comune di Milano), abbia annunciato tagli ai trasporti locali per due milioni di euro, che significano il venir meno di 400 mila km all’anno di servizio, a danno degli utenti. I collegamenti individuati per i tagli sono le tratte Milano-Lodi e Milano Cadorna-Legnano (area nord-ovest). L’Agenzia è nata nel 2016 con tre obbiettivi: il nuovo piano dei servizi, la riforma tariffaria (entrambi fatti nella precedente gestione) e soprattutto – finalmente – le nuove gare per l’affidamento dei servizi, i cui contratti sono scaduti da anni o addirittura non sono mai stati messi a gara (a Lodi, ma anche a Milano dove il contratto affidato direttamente ad ATM è scaduto nel 2017). Quest’ultimo obbiettivo non solo non è stato raggiunto, ma nemmeno avviato. Peccato (e un danno all’interesse pubblico) perché solo le gare avrebbero garantito la salvaguardia e il miglioramento del servizio. Il comune di Milano ha ceduto alle pressioni del monopolista ATM. Peccato, perché un trasporto pubblico ben gestito ha cambiato faccia nelle aree metropolitane europee ed è diventato il primo mezzo di trasporto per cittadini e pendolari avviando così la transizione ecologica. Milano gestisce i trasporti ancora in una logica municipale. E ancora peccato, perché si tutelano le rendite di posizione di aziende pubbliche (ATM) e private (Autoguidovie, Arriva) senza attenzione per le esigenze dei cittadini, delle casse pubbliche e dell’ambiente.