È stata individuata in via Lampedusa l’area per la costruzione di una nuova ricicleria Amsa con attiguo il primo centro del riuso del Comune, dove i cittadini potranno portare oggetti guasti che verranno riparati per tornare in circolo ed essere venduti e riusati mediante l’affidamento a un gestore che sarà individuato con un bando.
Il progetto è stato presentato alla Commissione Mobilità e Ambiente tenuta a Palazzo Marino. L’area di via Lampedusa è di proprietà comunale, ha una superficie totale di 10.700 metri quadri e verrà riqualificata con una bonifica e la costruzione della sesta ricicleria presente a Milano dopo quelle di via Olgettina e via Corelli (Municipio 3), piazzale delle Milizie (Municipio 6), via Pedroni (Municipio 9) e via Lombardi 13 – Muggiano (Municipio 7). Negli ultimi tre anni le riciclerie hanno visto una costante crescita di materiali conferiti – 20.920 tonnellate nel 2015, 20.750 nel 2016 e 21.610 nel 2017 – e sono diventate una tappa importante nelle abitudini dei cittadini che qui possono gettare i rifiuti ingombranti. In un’area annessa ma separata alla ricicleria di via Lampedusa verrà realizzato un centro del riuso, all’interno del quale sarà sperimentata l’economia circolare per dare una seconda vita agli oggetti domestici. I cittadini potranno portare qui apparecchi elettrici o elettronici, piccoli elettrodomestici che non funzionano più e che verranno aggiustati e quindi rivenduti, tornando in circolo e quindi con un beneficio anche per l’ambiente.
“Vogliamo che ogni Municipio della città abbia la sua ricicleria Amsa – ha detto Marco Granelli assessore all’Ambiente e Mobilità -. È importante rendere più facile per i cittadini gettare correttamente i rifiuti ingombranti ma è altrettanto importante, quando è possibile, dare una nuova vita agli oggetti che si possono riparare e sperimentare l’economia circolare. Per questo attiveremo il primo centro del riuso di Milano“.
L’ingresso della ricicleria avrà un grande spazio che consentirà l’ingresso delle auto per evitare che si accodino in attesa nell’area esterna. L’inizio dei lavori è previsto tra fine 2019 e 2020 e si stima avranno la durata di un anno.