A subire i danni maggiori è stata una donna di 60 anni, che insieme a un’amica era appena uscita da un locale in via Vittor Pisani dove avevano trascorso la serata. Mentre tornavano a casa hanno incrociato un somalo che camminava barcollando e per evitare problemi hanno cercato di evitarlo, ma l’uomo che era ubriaco ha iniziato a rincorrerle brandendo una bottiglia di birra tra le mani. Quando l’energumeno è riuscisto a raggiungerle ha colpito la sessantenne alla testa, mentre l’amica pur se spaventata ha cercato di difenderla rimanendo a sua volta leggermente ferita. Per fortuna alcuni passanti sono intervenuti, allontanando l’aggressore mentre chiamavano le Forze dell’Ordine.
La polizia sopraggiunta insieme ai soccorsi ha raccolto le testimonianze delle donne mentre venivano medicate. In breve gli agenti, grazie alla descrizione ricevuta, sono riusciti a rintracciare il somalo in via Sammartini e lo hanno bloccato. Si tratta di un soggeto noto alle forze per diversi precedenti di resistenza a pubblico ufficiale, che grazie al riconoscimento effettuato dalla vittima questa ieri mattina è stato processato per direttissima.
“Il nesso tra immigrazione e delinquenza esiste e non deve più essere tenuto nascosto per compiacere il politicamente corretto tanto caro alla sinistra“, è il commento all’episodio di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamenatre della Lega. “A ogni ora del giorno e della notte passeggiare da queste parti è diventato un atto di coraggio da parte di chiunque – ha aggiunto la leghista – a questo punto mi chiedo: in una città internazionale come Milano tutto ciò può essere normale? Direi di no, ma aspetto una netta presa di posizione da parte della sinistra che amministra la città”. “Spaccio, furti, aggressioni, ubriachi molesti: la Centrale e le vie limitrofe sono una zona franca dove le istituzioni sono assenti ingiustificate e i criminali pullulano. In tutto ciò – ha concluso la Sardone – a rimetterci, per l’ideologia dannosa della sinistra, sono come sempre i cittadini milanesi”.