Municipio 9, un consigliere leghista rischia grosso per una mail. L’eletto della Lega negli ultimi giorni è stato oggetto di un duro attacco da parte del Partito democratico. “Ignorante”, “ladro”, insomma sono volate parole pesanti. Sui toni non c’è da sorprendersi perché in Municipio 9 durante questa legislatura si è visto e sentito di tutto. Persino le minacce dirette alla minoranza registrate e messe online. Quasi che il clima del vecchio Municipio 3 si sia trasferito in via Guerzoni 38, ma bisogna ammettere che la Digos lì non presidia le sedute consigliari come accadeva nel 3. Ma c’è tempo perché con le elezioni in arrivo la tensione è destinata a salire. Nel frattempo per il consigliere Rancati potrebbero prepararsi grossi guai a causa di una mail: avrebbe mandato una sua newsletter con l’aggiornamento dei lavori in corso in Municipio, ma utilizzando anche indirizzi presi dalle convocazione delle commissioni. Parrebbe un errore, ma uno sbaglio che potrebbe costargli caro perché con le nuove regole europee (GDPR) le sanzioni si sono inasprite su questi temi. E lui è un pubblico ufficiale che avrebbe usato senza permesso dati personali. Una posizione scomoda: l’opposizione è agguerrita e pare sta preparando una denuncia alla magistratura. Se l’ipotesi si concretizzasse, Rancati rischia grosso per il suo errore. Forse la situazione si può ricomporre, per adesso però si deve registrare l’ennesimo episodio di tensione nel in via Guerzoni. Perché in Municipio 9, un consigliere leghista rischia grosso per una mail. E le elezioni sono più vicine di quanto sembri, tanto che nella stessa maggioranza ci si è iniziati a chiedere cosa farà l’attuale presidente. Lo si sente poco perché sta organizzando una sua lista civica? O ha sta cercando qualcuno che lo ricandidi?