Oggi la scuola, ieri le moschee: le ultime battaglie del Tar

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Oggi la scuola, ieri le moschee: le ultime battaglie del Tar. In questi giorni infatti il Tribunale amministrativo della Lombardia guidato da Domenico Giordano è tornato alla ribalta per l’annullamento della delibera regionale che imponeva la didattica a distanza per i licei milanesi. Una vittoria, secondo un comitato genitori e molti studenti, ma una vittoria di Pirro perché la Lombardia è tornata subito in zona rossa contro la quale non c’è Tar che tenga. Eppure Giordano e il suo segretario generale Marta Mondelli (notevole la differenza di pubblicazioni tra lei cv-Marta-Mondelli e il presidente Dr Domenico Giordano – CV (1)) sono di nuovo al centro della politica regionale, come già successo sulle moschee: nel 2019 il centrodestra ha cercato di promulgare una legge per regolare la presenza delle moschee sul territorio lombardo, ma due ricorsi al Tar portati fino alla corte costituzionale dichiarano la norma proposta incostituzionale. Una vittoria politica celebrata da Giordano con un discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario come ricorda Repubblica. Un gesto politico per un organismo più politico che amministrativo, ma senza membri eletti della collettività. Oggi la scuola, ieri le moschee: le ultime battaglie del Tar segnano sempre la cronaca lombarda, anche perché sembra avere inclinazione verso i temi cari a una parte della popolazione. All’epoca Matteo Salvini aveva risposto alla decisione con un commento immediato: “Reciprocità e rispetto delle nostre leggi e regole, per aprire moschee e altri luoghi di culto, chiediamo troppo? Non si sente certo il bisogno di un’altra Consulta islamica…”.