La battaglia social di Fratelli d’Italia contro Corvetto Odia. Francesco Rocca, FdI, ha intrapreso una battaglia social contro la pagina Corvetto Odia, un ritrovo di anarchici dediti ad appelli a favore della scarcerazione di personaggi pericolosi. Come di video decisamente poco moderati come quello dal titolo “fuoco ai CPR“. Una pagina che rispetta il suo nome, nei post infatti si sparge odio in ogni modo e su diverse tematiche. Il rappresentate di Fratelli d’Italia aveva chiesto ai suoi contatti su Facebook di segnalare la pagina al social network, diversi utenti però hanno ricevuto una risposta sorprendente: “La pagina non viola gli standard della comunità”. Al massimo è chi si è sentito offeso che può smettere di seguire Corvetto Odia. Ma la battaglia social di Fratelli d’Italia contro Corvetto Odia non si è fermata lì. Rocca ha continuato a segnalare contenuti sgradevoli ed è riuscito ad ottenere intanto una piccola soddisfazione: la rimozione di una foto particolarmente offensiva anche per gli standard di Facebook. Un piccolo passo, ma almeno è un passo in direzione di una vita digitale meno astiosa.
Per chiarire quanto questa pagina sia un punto di riferimento per la galassia degli anarchici pericolosi (perché attivi non solo con comunicati, scritti e idee) basta leggere il resoconto di una delle loro ultime attività. Nel dettaglio si parla di una visita ai loro compagni in carcere:
“Sono accusati di attentato con finalità di terrorismo per l’invio di 3 pacchi esplosivi a Roberto Maria Sparagna e Antonio Rinaudo, pubblici ministeri torinesi da anni dediti alla persecuzione di anarchici, e Santi Consolo, ex direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Due di loro, Robert e Giuseppe, sono stati rinchiusi a Opera, confermando una recente tendenza: portare in carceri con sezioni di 41bis compagni non classificabili per quel regime, ma ai quali evidentemente vogliono farlo avvertire”.
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