Microcredito, uno dei volani per la ripresa post-pandemia

Microcredito, uno dei volani per la ripresa post-pandemia. Nel convegno a Palazzo Pirelli un focus sulle opportunità offerte da questo sistema di finanziamento. Una media di 2,43 nuovi assunti per ciascun finanziamento, per un totale di 40mila unità lavorative negli ultimi sei anni e ben 370 milioni messi a disposizione. Sono alcuni dei numeri del microcredito, il sistema finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale o per far fronte a spese d’emergenza, rivolto ai soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale. Uno strumento importante per lo sviluppo del territorio, a maggior ragione nella fase di ripartenza post-pandemia. Di opportunità da cogliere e del ruolo strategico che possono giocare Regione ed Enti locali, si è parlato questa mattina a Palazzo Pirelli nel convegno Nuove tendenze di sviluppo in Lombardia: il ruolo dell’Ente nazionale per il Microcredito, organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ente nazionale per il microcredito e Anci, al quale sono intervenuti il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini, il Presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Gianmarco Senna, l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi, il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) Mario Baccini, il Segretario e il Vice Segretario dell’ENM Riccardo Maria Graziano e Giovanni Nicola Pes, il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra e l’esperta di microcredito Carolina Lussana. Stiamo parlando, ha spiegato Malanchini “di uno strumento finanziario che può rispondere alle esigenze di nuovi iniziative di impresa, soprattutto quelle portate avanti dai giovani. Unito alle azioni di Regione Lombardia e alla capacità dei Comuni di intercettare le esigenze del territorio, può divenire uno strategico supporto alle attività imprenditoriali lombarde in questo momento di ripresa”. Parole che si sposano con quelle di Senna, che nel suo intervento ha ricordato come il microcredito “sia un sistema che permette a molte persone, compresi i cosiddetti neet o chi è stato espulso dal mercato del lavoro, di trovare una nuova opportunità, attraverso un percorso che non è solo economica, ma anche formativa”.