A denunciarlo, allegando le foto dei musulmani in preghiera, è Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, che commenta “Un tempo i musulmani pregavano rivolgendosi alla Mecca. Oggi lo fanno in direzione dell’ufficio di Sala. Un motivo dovrà pur esserci“, per poi sarcasticamente continua “Chissà se lo fanno per rivolgergli la supplica di dare loro un luogo di preghiera dignitoso o perché riconoscono in lui la loro guida religiosa in terra milanese? L’Imam Salah!“.
Quindi, al netto delle battute, De Chirico torna serio e afferma “due cose sono certe. Non può essere consentito loro di usare Piazza della Scala come fosse la spianata delle moschee e va immediatamente affrontata e risolta la questione che impedisce ai fedeli di religione musulmana di dotarsi di luoghi di preghiera regolari. Per questo chiederò al Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, di invitare gli uomini al suo comando ad intervenire nel caso si ripetessero episodi del genere e contestualmente chiederò sia convocato un tavolo fra Comune, Regione e tutti i soggetti interessati per trovare una soluzione che consenta ai fedeli musulmani di pregare nel rispetto delle loro tradizioni e delle nostre leggi”. Concludendo: “L’intento è di arrivare alla discussione del PGT e del piano delle attrezzature religiose con un solido accordo. Una città come Milano, che si distingue nel mondo e ogni giorno vanta questo o quel traguardo di civiltà raggiunto, non può permettersi di discriminare una comunità per motivi religiosi senza che la sua immagine ne sia pesantemente danneggiata”.