Caro Sala spegni il tuo di riscaldamento. I modi da Greta potresti anche lasciarli alla giovane scandinava: lei si è goduta una traversata sulla nave di un’antica famiglia costringendo diverse persone a prendere l’aereo per riportarla indietro, causando così più inquinamento di quanto avrebbe fatto se fosse salita su un aereo come i comuni mortali.
Lei caro (nel senso proprio che ci sta costando caro) sindaco si comporta allo stesso modo: vive nei palazzi che le stagioni non le sentono da sempre, ma dice a noi delle periferie sociali e geografiche di stare al freddo. Non gliene faccio una colpa: quelli come lei i poveri li vedono solo nelle settimane di compagna elettorale, o quando passano dai quartieri secondari per una vacanzina nel “terreno” che ha in Liguria. O per gli affari nei paesi slavi (sì ci perdoni: noi ricordiamo tutto, compresa l’ultima condanna per aver truccato i documenti di Expo). Se li conoscesse davvero, saprebbe che qui tra le vostre case e le ville in campagna i muri sono sottili, perché per costruire case a portata di tasca di chi è ai margini si è risparmiato. Quelle brutte e sporche costruzioni che immagino urtino il vostro animo nobile non sono in classe A, anzi non sono proprio in classe. Se fuori fa freddo, fa freddo anche in casa. Non tutti hanno i soldi per doppi e tripli vetri e domestici che scaldino gli ambienti anche solo con la loro presenza. Sono case per poveri e meno male che esistono. Così anche i giovani giornalisti di Repubblica se le possono permettere. Insieme a loro, centinaia di migliaia di persone che non potrebbero seguire lei e Greta senza ammalarsi.
Lei dirà: eeeeh non esageriamo. E come dicevamo le rispondiamo: non è colpa sua, non conosce il popolo che dice di rappresentare. Se fosse il contrario non avrebbe la faccia di tolla di chiedergli di soffrire il freddo. Nella sua città le scuole cascano a pezzi e si allagano a ogni temporale, certo le scuole di periferia. Però siamo tanti in periferia. Quindi facciamo così: il centro di Milano è piccolo, inizia a chiedere a tutti i palazzi del centro (magari vacci tu, tanto la metà li conoscerai) di spegnere i loro. I vostri muri sono ampi: se il vostro cane, servitore o altro essere vivente è in casa e le finestre sono chiuse starete al caldo lo stesso. E poi siete pieni di cachemire. Quando l’ultimo di voi pochi avrà spento il riscaldamento, ci penseremo anche noi. Per adesso caro Sala spegni il tuo di riscaldamento. E magari quello di Greta. Poi ci uniamo anche noi, se no taci che fai una figura migliore.