18 Ottobre 2022

PMI, internazionalizzazione e digitalizzazione: aumenta la percezione di incertezza con una crisi considerata ormai strutturale

PMI, internazionalizzazione e digitalizzazione: aumenta la percezione di incertezza con una crisi considerata ormai strutturale. Secondo una ricerca dello IULM, presentata nel corso dell’iniziativa: · Il 61% delle imprese sostiene che l’attuale contesto incerto e complesso è un fattore che condiziona sempre più le scelte strategiche. Scarsa la propensione alla digitalizzazione. Solo il 23% delle aziende si considera digitalizzata. Giovanni Da Pozzo – Presidente di Promos Italia – “Le complessità geopolitiche non devono portare ad un ridimensionamento della nostra presenza internazionale, ma contribuire a considerare un approccio nuovo, verso nuovi mercati e con modalità innovative, consolidando al contempo la presenza dei prodotti Made in Italy nei mercati di riferimento”. Carlo Sangalli – Presidente Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi – “L’export si conferma un fattore di traino centrale per l’economia dei nostri territori con livelli di crescita superiori anche al periodo pre-pandemia. L’incertezza rischia però di frenare l’attività delle imprese e limita, se non annulla, gli investimenti”. Marcello Albergoni – Country Manager di LinkedIn Italia – “Attraverso la collaborazione di LinkedIn con Promos Italia, negli ultimi anni diverse aziende hanno iniziato il loro percorso di digitalizzazione, impostando una strategia di lead generation per aprirsi a nuove opportunità e contatti con l’estero”. Il 61% delle imprese sostiene che l’attuale contesto incerto e complesso è un fattore che condiziona sempre più le scelte strategiche. E’ quanto emerge dalla Ricerca “Sales Transformation per i mercati internazionali”, realizzata per Promos Italia e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi da IULM, l’Università di Comunicazione e Lingue di Milano, e presentato quest’oggi nel corso dell’evento “Made in Italy, quale futuro? – L’export tra digitalizzazione e nuove sfide internazionali”. All’iniziativa sono intervenuti: Carlo Sangalli e Massimo Dal Checco, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente di Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi; Giovanni Da Pozzo, Presidente Promos Italia; Federico Rampini, Editorialista Corriere della Sera e saggista; Daniela Corsaro, Professore associato di Marketing & Sales Università IULM/Direttore CIMASC; Franco Moscetti, Presidente OVS; Lara Botta, Vice Presidente Botta Eco packaging; Marcello Albergoni, Country manager Linkedin Italia; Giorgio Fossa, Presidente 24Ore Business School; Roberto Nicastro, Presidente e Co-Founder di Banca AideXa; Sergio Rossi, Vice-segretario Generale Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi/direttore di Formaper. Fenomeni come la pandemia, la guerra in Ucraina, e più in generale la precarietà degli equilibri geopolitici, hanno infatti aumentato la percezione di incertezza e di rischio tra le aziende, portando alla consapevolezza che si tratti di fenomeni diventati quasi endogeni più che episodici ed imponendo così alle imprese un ripensamento dei propri approcci all’internazionalizzazione. La risposta che arriva dal campione di imprenditrici e imprenditori sembra essere comunque positiva: il 54% degli intervistati, infatti, ritiene di avere gestito il cambiamento come un’opportunità, mentre il 48% sta investendo per diventare un’organizzazione più agile. Il 60%, infine, ritiene fondamentale l’abilità di adattarsi per rispondere ai cambiamenti dei mercati. Una reazione, quest’ultima, che si concretizza, nel 39% dei casi, attraverso l’introduzione di nuovi prodotti, pratiche e tecnologie, con un approccio che rimane cauto e pacato piuttosto che audace e aggressivo nel 46% delle imprese coinvolte. A fare la differenza, nel 39% delle aziende sembra essere il top management che spesso sviluppa piani alternativi all’estero per gestire eventuali situazioni di crisi. Proprio questo aspetto, unito all’orientamento digitale dell’azienda, rappresenta uno dei due driver per ottenere una performance di successo sui mercati internazionali, contribuendo per il 55%, contro il 45% dell’orientamento digitale. A conferma di questo, c’è il dato relativo alla relazione tra grado di digitalizzazione e performance sui mercati internazionali: le aziende altamente digitalizzate, infatti, hanno in media una performance sui mercati internazionali più alta del 27% rispetto alle aziende non digitalizzate. Nel campo della digitalizzazione, però, c’è ancora molto da fare. Appena il 23% delle aziende si definisce altamente digitalizzato e solo il 35% delle aziende dichiara di avere una chiara strategia di digitalizzazione. Percentuali simili per le aziende che affermano di avere acquisito importanti tecnologie digitali per l’export (32%) e per quelle che sostengono di essere in grado di rispondere in maniera adeguata alla trasformazione digitale in atto nei mercati internazionali (35%). Infine, meno della metà delle aziende nel campione sono in grado di padroneggiare tecnologie digitali all’avanguardia e solo il 36% afferma di utilizzare sistemi di sales automation. Rispetto al campione, quali sono gli strumenti digitali più utilizzati? Sul podio si piazzano il sito (78%), i Social media per vendita e marketing (48%) e le email marketing/newsletter (47%). A seguire, l’e-commerce gestito internamente (42%). Il ruolo principale dei social media rimane comunque quello tradizionale, legato allo sviluppo di nuovi contatti ed al potenziamento delle relazioni: il 41%, infatti, li impiega per mantenere e rinforzare le relazioni con i clienti esistenti. Basso quindi il dato sulla competenza generale in materia di digitalizzazione rispetto al ruolo del proprio top management, che per la maggior parte delle aziende intervistate sembra avere una visione globale dei mercati (52%) e nel 48% dei casi esperienza nel commercio internazionale. Inoltre, il 43% delle imprenditrici e degli imprenditori intervistati ritiene che la propria cultura organizzativa ed il sistema di valori collettivi del management favoriscano l’esplorazione di nuove opportunità di business all’estero. Per il 63% degli intervistati è molto utile fare gruppo con altre aziende per supportare lo sviluppo all’estero. Questo dato conferma l’importanza di un ecosistema a supporto delle imprese e delle varie forme di aggregazione, tra l’altro non solo per le piccole ma anche per le medio-grandi. “L’instabilità è spesso sinonimo di preoccupazione, di paura, ed è evidente che la fase storica sta avendo un impatto diretto su strategie aziendali e su modelli di business – osserva Giovanni Da Pozzo, Presidente di Promos Italia -. Tuttavia, le complessità geopolitiche non devono portare ad un ridimensionamento della nostra presenza internazionale, ma contribuire a considerare un approccio nuovo, verso nuovi mercati e con modalità innovative, consolidando al contempo la presenza dei prodotti Made in Italy nei mercati di riferimento. Questo processo deve avvenire anche attraverso i canali digitali, che rappresentano sempre più una necessità, oltre che un’opportunità”. Secondo il Presidente Da Pozzo, “é compito di Promos

PMI, internazionalizzazione e digitalizzazione: aumenta la percezione di incertezza con una crisi considerata ormai strutturale Leggi tutto »

Al Milan manca un attaccante?

Al Milan manca un attaccante? Perché in queste ore  si sta aprendo la strada che nonostante ottimi giocatori, al Milan manchi un attaccante. Zlatan I. è assente ora e lo sarà poi. Quindi fin qui torna tutto: il più forte è fuori. Si pensava che il terminale offensivo fosse Giroud, perché il francese è proprio un attaccante e sta svolgendo il ruolo di punta estrema della formazione rossonera. E si è pure dimostrato in grado di segnare gol decisivi. Però secondo alcuni tra lui e un Inzaghi dei bei tempi c’è molta differenza. Sarebbe un bel problema nel momento in cui gli altri non sono lontanamente simili: Leao, Rebic, Origi, sono tutti più seconde punte? Può essere, anche se fa ridere l’affermazione che non esistano attaccanti nel Milan, specialmente da chi appartiene alla generazione del Grande Barcellona di Ronaldinho e Messi. Quella squadra è l’unica ad aver vinto tutte le competizioni per le quali era in corsa e non aveva un attaccante  alla Inzaghi. Sei trofei su sei e nessuna “punta che la butta dentro”. Allora Al Milan manca un attaccante? Forse. Ma il vero dubbio dovrebbe essere se serva quel genere di attaccante. Può essere quello il problema? Con i giocatori in campo, dieci, è proprio quell’undicesimo il problema?

Al Milan manca un attaccante? Leggi tutto »

Atelier Musicale: la tradizione del quartetto d’archi nel Settecento italiano con il Voxsonus Quartet sabato 22 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

Atelier Musicale: la tradizione del quartetto d’archi nel Settecento italiano con il Voxsonus Quartet sabato 22 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano. Il Voxsonus Quartet scava nella storia per riportare alla luce la tradizione quartettistica italiana del XVIII secolo attraverso due figure rilevanti quali furono Gaetano Latilla e Giuseppe Maria Cambini. Per il quarto appuntamento della nuova stagione, l’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, propone sabato 22 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) un concerto di eccezionale interesse che, con il Voxsonus Quartet, scava nella storia per riportare alla luce la tradizione quartettistica italiana del XVIII secolo attraverso due figure rilevanti quali furono Gaetano Latilla e Giuseppe Maria Cambini. Si tratta di un programma davvero unico, grazie al quale si ascolteranno composizioni che rappresentano il periodo di nascita e di primo sviluppo della tradizione del quartetto d’archi, con due autori oggi dimenticati, ma un tempo piuttosto famosi e rispettati: Latilla fu operista di successo che collaborò anche con Carlo Goldoni e fu apprezzato dal viaggiatore musicofilo Charles Burney. Il concerto offre la possibilità di ascoltare una delle poche composizioni strumentali da lui scritte, dove emerge quella piacevolezza melodica tanto apprezzata dai suoi contemporanei. Di maggior spessore come autore di musica strumentale (scrisse oltre 400 pagine tra quintetti, quartetti e trii) fu Cambini, autore dallo stile facile, brillante e pieno di fascino, ma dalla biografia complessa e poco decifrabile. A proporre questo repertorio inusuale (il programma pone problemi di interpretazione di pagine che richiedono una concezione moderna nella loro esecuzione filologica) ci sarà, come detto, il Voxonus Quartet, il quartetto d’archi composto dai violinisti Maurizio Cadossi e Claudia Monti, dal violista Claudio Gilio e dal violoncellista Eugenio Solinas. Questa formazione è nata all’interno del più vasto progetto Voxonus Academia di Musici e Cantori, un complesso strumentale e corale dall’organico variabile che vanta importanti collaborazioni con grandi istituzioni italiane, ed è costituita da prime parti di prestigiose orchestre nazionali. Il quartetto è specializzato nel repertorio barocco e classico, eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi storicamente informata. Particolare attenzione è posta al periodo di transizione con strumenti dalla montatura classica, corde di budello e accordatura a 430 Hz, in grado di esaltare la scrittura post e tardo barocca. Voxonus è anche l’anima di un programma di lavoro di ampio respiro internazionale a cui dà vita insieme al Cerqui, il Centro di ricerca sui quartetti italiani, dedito alla riscoperta e alla valorizzazione della produzione quartettistica degli operisti italiani del XVIII e XIX secolo attraverso un lavoro di edizione critica, incisione discografica e ricerca musicologica. Il Centro è presieduto scientificamente da Lorenzo Mattei, professore dell’Università di Bari, che introdurrà il concerto in programma alla Camera del Lavoro di Milano parlando della modernità nell’esecuzione filologica e nella riscoperta della letteratura quartettistica italiana. ATELIER MUSICALE – CROSSING – XXVIII stagione Sabato 22 ottobre 2022, ore 17.30 Voxsonus Quartet Il quartetto nel Settecento italiano: una riproposta moderna. La modernità nell’esecuzione filologica e nella riscoperta della letteratura quartettistica italiana. Maurizio Cadossi e Claudia Monti (violini), Claudio Gilio (viola), Eugenio Solinas (violoncello). Programma: Gaetano Latilla (1711-1788) Dai 6 Quartetti per due violini, tenore e violoncello obbligato Quartetto VI in sol magg. (Allegro – Adagio – Allegro assai) (ca 1770) Giuseppe Maria Cambini (1746-1825) Dai 6 Quartetti del 15° libro – op. 29 Quartetto V in Sol magg. (Allegro – Rondeau, allegretto) (1782) Gaetano Latilla Dai 6 Quartetti per due violini, tenore e violoncello obbligato Quartetto V in Fa magg. (Andante – Allegro – Grave – Presto) (ca 1770) Giuseppe Maria Cambini Dai 6 Quartetti del 15° libro – op. 29 Quartetto III in Fa magg. (Allegro con gusto – Rondeau allegro assai) (1782) Introduce Lorenzo Mattei. Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano. Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro). Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428. Email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it On line: www.secondomaggio.org Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco. Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio. Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.

Atelier Musicale: la tradizione del quartetto d’archi nel Settecento italiano con il Voxsonus Quartet sabato 22 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano Leggi tutto »

MediCinema presenta il Primo Convegno sulla cineterapia: “La cultura del benessere: cinema e arte al servizio della cura” 

MediCinema presenta il Primo Convegno sulla cineterapia: “La cultura del benessere: cinema e arte al servizio della cura”. Appuntamento martedì 18 ottobre, ore 10, presso la Sala MediCinema dell’Ospedale Niguarda di Milano: intervengono profili istituzionali, docenti universitari, esperti di cura e architettura sociale, associazioni e fondazioni di settore. MediCinema, l’organizzazione no-profit che utilizza il cinema come terapia e percorsi riabilitativi, presenta il primo convegno su “La cultura del benessere: cinema e arte al servizio della cura” organizzato per la giornata di martedì 18 ottobre, dalle ore 10 presso la Sala MediCinema all’Ospedale Niguarda a Milano (Piazza Ospedale Maggiore, 3 – Blocco Nord – A – piano 1). Sarà possibile seguire l’evento sia in presenza che online, previa prenotazione all’indirizzo mail: inviti@medicinema-italia.org. Con il convengo, MediCinema offre un momento di confronto tra professionisti e personale medico per condividere idee e prospettive che le attività di cura possono intraprendere nel prossimo futuro, per continuare e perfezionare l’attività di offerta per un sempre miglior servizio a pazienti e malati, grazie alle potenzialità dell’arte e del cinema. Nell’occasione saranno presentati i dettagli della prossima apertura, prevista a inizio 2023,  dell’Accademia di Formazione per addetti alla cura con cinema e arte. Parteciperanno  docenti universitari, esponenti delle istituzioni territoriali e professionisti di settore, per analizzare l’ambito di azione nella cura medica, dalle potenzialità del linguaggio usato dalle arti fino alle prospettive della struttura dell’ambiente sanitario. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione a cura di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, aprirà il tavolo di discussione Fulvia Salvi, Presidente di MediCinema Italia, con l’intervento di presentazione degli obiettivi e del futuro dell’associazione, “MediCinema nella cura e cultura del benessere”, sull’accoglienza dell’iniziativa nella struttura ospedaliera, mentre sull’impatto sociale sul territorio prenderà la parola Anita Pirovano, Presidente del Municipio 9, con “Il futuro del territorio e gli interventi di comunità”. Seguirà Simona Giroldi direttrice Socio Sanitaria dell’ASST Grande Ospedale Niguarda, sul tema della “Sanita’ territoriale e le Case della Salute”. Sui futuri piani per il coinvolgimento dei professionisti medici, interverrà la prof.ssa Gabriella Bottini dell’Università di Pavia e Responsabile del Centro di Neuropsicologia Cognitiva Asst Niguarda con “La futura Accademia di formazione per addetti alla cura”, mentre la dottoressa Teresa Melorio, psichiatra e Responsabile Centro MAPP, Museo d’Arte Paolo Pini, associazione per il recupero della creatività artistica e la riabilitazione psicosociale, parlerà su  “Il valore delle Arti terapie nella salute mentale”. Prosegue il prof. Andrea Chimento dell’Università Cattolica di Milano che spiegherà gli effetti benefici e positivi delle arti sui pazienti, nel momento “Il linguaggio del cinema nella cura”. Su come questo tema interviene nell’azione dell’organizzazione, Benedetta Comazzi, psicologa e docente dell’Università Cattolica di Milano, discuterà de “L’impatto sociale dei Laboratori Cinema Medicinema”. Per allargare gli orizzonti e le dinamiche di cura con l’arte, Renato Pocaterra, Direttore Generale di Dianova, realtà del terzo settore che organizza comunità terapeutiche per persone con dipendenze, presenterà l’attività con l’intervento “Il cinema nelle dipendenze”. Parteciperà poi Gerardo Salvato, Neuropsicologo e professore Assistente al Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli studi di Pavia, che illustrerà come  “Design e Neuroscienze interagiscono al servizio del benessere”. Infine, prenderà la parola anche Davide Ruzzon, architetto e docente presso l’Università IUAV di Venezia, fondatore di Tuned. Chiuderà la giornata  Elena Busetto, CRS & Philanthrophy Lead di Medtronic Foundation per l’Italia, che spiegherà la propria attività in “L’impegno Medtronic nel sostegno alla medicina complementare”. L’Associazione MediCinema Italia Onlus (www.medicinema-italia.org) opera dal 2013 in Italia come unica organizzazione riconosciuta per l’utilizzo del cinema e dell’arte a scopo di cura. Sono state realizzate ad oggi due sale cinema senza barriere all’interno del Policlinico A. Gemelli di Roma e al Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda a Milano, spazio inaugurato nel 2018 dal Sindaco della città Dott. G. Sala. MediCinema opera con il Patrocinio ANICA ed ha ottenuto nel 2017 il riconoscimento dal Ministero della cultura-Divisione Cinema- per la valorizzazione del cinema a scopo di cura, con l’attuazione di un DPCM dedicato alle sale cinema in Ospedale.  Dal 2017 MediCinema Italia applica la cineterapia come intervento scientifico di cura monitorando i benefici con protocolli di ricerca clinica.

MediCinema presenta il Primo Convegno sulla cineterapia: “La cultura del benessere: cinema e arte al servizio della cura”  Leggi tutto »