Sono circa 40 i ragazzi e le ragazze che questa mattina hanno occupato il liceo classico Parini di Milano, in protesta contro la didattica a distanza, entrando nelle aule del piano terra, dove si sono organizzati per seguire le lezioni, e il cortile della scuola. Molti dei ragazzi che hanno deciso di occupare si sono già sottoposti a tampone, come hanno spiegato, e gli altri lo faranno nel pomeriggio con la collaborazione della madre medico di uno studente.
“La nostra intenzione è di rimanere qui anche la notte – ha spiegato Elia Fabiani, studente che fa parte del collettivo – e nei prossimi giorni per organizzare delle lezioni di approfondimento e dei laboratori. Molti genitori sono dalla nostra parte”.
Nell’istituto occupato è presente anche il preside Massimo Nunzio Barrella che ha deciso di rimanere nell’istituto per tutelare la sicurezza dei ragazzi. “In queste settimane per loro c’è un problema di natura psicologica ancora prima che di didattica, c’è un’esasperazione che i ragazzi hanno raggiunto per mancanza di relazioni – ha spiegato -. C’era stata l’illusione del rientro l’ 11 gennaio, noi eravamo pronti ma non siamo rientrati e questo ha gettato tutti nello sconforto. Io sono il primo che vorrei rientrare a scuola con i ragazzi ma ci sono decisioni politiche da rispettare”.