La polemica sui compiti a casa in lingua araba. E’ stata lanciata sui social dalla consigliera comunale del Pd Sumaya Abdel Qader. Il casus belli è stato un compito a casa dato dalla maestra al figlio della politica: per il giorno successivo bisognava portare una ninna nanna scritta nella lingua madre del bambino. Nel caso del figlio di Qader è stato indicato l’arabo. Un errore secondo la politica, perché suo figlio è alla terza generazione e dunque è stato “messo in difficoltà” dalla richiesta dell’insegnante. Eppure anche altri genitori hanno fatto notare come loro abbiamo scritto in sardo o in altre lingue e dialetti che magari in famiglia ormai parlava solo un nonno o una nonna, ma per la consigliere dal Partito democratico se lo chiedi a chi ha nonni arabi stai mettendo in difficoltà il piccolo. L’imposizione è per tutti, perché si parla di un bambino italiano figlio di italiani a loro volta figli di immigrati. Perché però un sardo, un piemontese o un chiunque altro non si sente offeso dalle richieste delle maestre? Non sono forse tutti i bambini uguali e così anche le loro famiglie? Forse questo episodio riporta all’attenzione un altro tema, cioè l’intoccabilità di alcuni argomenti e persone. Qui non si parla di qualche comunicato a effetto di Salvini sul tema del giorno, ma di semplicissimi compiti a casa dati senza alcuna malizia da un’insegnante. Eppure c’è stato da ridire, perché il figlio di una politica si è sentito “messo in difficoltà”, ma lei stessa ha dovuto compiere qualche passo indietro come specifica nel suo intervento:
Come mettere in difficoltà un bambino che non compete la lingua “nonna” perché ancora non si è capito che alla terza generazione si è italofoni al 100%, di madrelingua italiana (nella maggior parte dei casi). Maestra molto brava, per carità, che non sto accusando di chissà cosa (non èsuccesso nulla di grave), e anzi l’iniziativa è anche bella, ma dico che si deve ancora raffinare certe cose e avere attenzione per le specificità dei bambini. È così per molti insegnanti. Non è più una novità il figlio del figlio di stranieri, siamo alle 3 generazioni e presto arriveranno le 4. Come vogliamo procedere?E niente, bisogna ancora spiegare sempre tutto.
Del tema genitori e figli ce ne siamo sempre occupati, ma a quanto pare non conosce mai una fine.