Su Area C, “noi staremo fermi così, sempre disponibili, se cambiassero le condizioni, ad essere molto flessibili”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, parlando della possibilità o meno di spegnere le telecamere della ztl del centro a margine della commemorazione delle vittime del Covid in piazza Scala. “La polemica su Area C è strumentale per una forza di opposizione che non riesce a produrre nessuna idea per la città. Per chi deve lavorare, presupponendo che si vada prima delle 10 e mi pare che sia la normalità, il problema non c’è. Dopo chi viene in centro in questa situazione?”, ha concluso sul tema, dopo avere lanciato una frecciata, ai politici di centrodestra che si sono rivolti al Prefetto per farla sospendere, dicendo “è una politica molto triste quella che porta a fare esposti in Procura” sottolineando “se un mio assessore si permettesse di minacciare un esposto in Procura senza la mia autorizzazione io lo caccerei il giorno dopo”.
“Penso che finché in particolare l’Inter non chiarirà il suo destino per noi le cose devono essere necessariamente ferme”, ha invece detto ai cronisti Sala, che gli hanno chiesto se la giunta si esprimerà sul progetto del nuovo stadio entro la scadenza del mandato. “Il punto è, e lo voglio dire con chiarezza ai milanesi, che non stiamo parlando solo dello stadio ma stiamo parlando di un progetto in cui la metà dell’investimento è sullo stadio e la metà è su altre cose che portano a comporre il futuro di quell’area – ha aggiunto -. Che vorrà dire che ci saranno presumo cinque o sei anni di lavoro. Io non è che posso affidare un quartiere della città per un così lungo periodo a realtà di cui non è certa la proprietà futura. Parlo con rispetto di Zhang però devono necessariamente chiarire il futuro della società, fino ad allora credo che sia logico fermarsi”.