La fine della Lega a Pontida? Perché che ci siano dissidi in Lega ormai è acclarato, anche se Matteo Salvini con una struttura di fatto militarizzata riesce a tenere le fila del partito nonostante quelli che provano il taser su di sé. Ma il dubbio che la Lega per come la conosciamo possa finire a Pontida nasce da un post di Stefano Bruno Galli, attuale assessore alla Cultura di Regione Lombardia: “Pontida è un luogo magico, ma non per quello che scrivono i giornali. È un luogo magico per una ragione più alta e più nobile. Nel 1167 i comuni lombardi strinsero un accordo che dava vita a una lega di città. E le leghe di città, nella storia delle istituzioni moderne, rappresentano il preludio per la nascita delle dottrine del confederalismo e poi del federalismo. Il Patto del Grütli, posto alle origini della nascita Svizzera, che rappresenta il modello di federalismo cui ispirarsi, è del 1291. Ergo: il federalismo moderno nasce a Pontida. È un primato di cui andare fieri e orgogliosi. Ricordiamocelo!”. Ora potrebbe essere solo nostalgia di un capello bianco di successo, ma in questi giorni Fontana e Salvini si sono visti di nuovo e non sono state tutte rose e fiori. Già durante la pandemia il governatore lombardo parlava di “mia Lega”, in contrapposizione a quella di Salvini che ventilava le sue dimissioni per alleggerire le pressioni sul partito. Ora però che Fontana si è rimesso in sesto fisicamente con una tappa in ospedale e giudiziariamente con l’assoluzione è una bestia politica del tutto diversa. Tant’è che come ha ben riassunto un membro dell’opposizione molti che erano già pronti a salire sul carro di Letizia Moratti, ora tornano ad annusargli il didietro. E’ anche vero che Varese (da dove viene) è stata comunque persa, ma Fontana resta il governatore leghista più importante d’Italia. E per altro l’unica vittoria elettorale che Salvini potrebbe sventolare, perché ha perso tutte le competizioni in cui si è impegnato personalmente. Ma Fontana non è tanto per la Lega nazionale, sembra più orientato per la Lega dei comuni. Proprio quella a cui fa riferimento Bruno Galli, quindi forse è l’inizio di un percorso che anche in Lega molti auspicano. Una frattura tra la Lega dei governatori, da sempre meno social di quella salviniana dei giri in moto d’acqua della polizia o più distante dai party con escort maschi. La fine della Lega a Pontida sarebbe comunque un ritorno alle origini per ripartire da dove tutto era iniziato.