A Majorino va riconosciuto che, se di politica magari non capisce moltissimo, di certo porta fortuna. Basta che chieda il commissariamento di qualcosa e tac, quel qualcosa rinasce. Ve la ricordate la campagna contro la sanità lombarda? È finita con la Lombardia in testa nella campagna vaccinale e 5 ospedali nella lista dei 250 migliori al mondo. Non pago delle sue doti di oracolo, le ha volute rimettere in gioco:
“Ma credo che si debba fare proprio in questi campi -sociale, casa, diritti delle persone più fragili, sostegno al terzo settore – molto ma molto di più. Prendete il tema delle case popolari di proprietà ALER: la Regione le gestisce in modo vergognoso. Se fossi il Sindaco di Milano proverei a prenderle in mano, per ribaltarle, e i soldi ci possono essere: sono perfino quelli del Recovery”.
Il nostro paladino della lotta al ridicolo non ci va piano, ma gli risponde il Consigliere di Municipio Franco Vassallo, dalla sua posizione unica di Consigliere delegato alla Casa, che quel mondo lo conosce bene:
“Majorino da Sindaco proverebbe a togliere le case ad Aler. Aldilà delle nostalgie degli espropri proletari è evidente che il compagno non ha ben presente la situazione attuale. E nelle case popolari ci passa solo in campagna elettorale. Se ci fosse più spesso saprebbe che il disastro Aler lo ha visto solo lui. Quello che non ha visto è il disastro, certamente peggiore, di MM. Dico certamente peggiore perché, pure con più fondi e maggiore facilità di sfratto, la situazione è quella che tante volte ho descritto: edifici fatiscenti, società assente, inquilini ignorati e degrado onnipresente.
La differenza principale è che Aler ci mette la faccia, MM ci mette un centralino. Impersonale, lontano e fondamentalmente inutile. C’è, inoltre, il tema costi: gli inquilini MM pagano ogni anno di più, per servizi sempre più scarsi. E, lo ripeto, non è questione di soldi. È che la giunta non sa spendere nemmeno quelli che ha. Figuratevi quelli che deve andare a prendere. Tant’è vero che, di casa in casa, gli inquilini MM chiedono di tornare a casa, di tornare ad Aler. I problemi sarebbero gli stessi, ma almeno avrebbero a che fare con dei tecnici e non con delle gentili, ma inefficaci, voci telefoniche.
Quindi, caro Pierfrancesco, no, il Comune non deve fregare le case ad Aler. Deve smetterla di fregare i cittadini dicendo loro che sa fare l’amministratore di condominio e ridare le proprie alla Regione. Dieci anni di fallimenti sono sufficienti. Si abbia la decenza di cessare questo esperimento sociale sulla pelle dei più deboli e si restituisca dignità alle periferie.
In definitiva, più che togliere le case ad Aler andrebbe tolto il fiasco a Majorino”.