Armi e droga: diciannove condanne fino a 12 anni di carcere sono state inflitte con rito abbreviato dal gup di Milano Stefania Pepe, nel processo con al centro un’organizzazione radicata a Quarto Oggiaro, che gestiva un vasto traffico di cocaina e hashish con legami con la Spagna. Un traffico che aveva la sua base in una carrozzeria a Bollate (Milano) trasformata, a detta degli inquirenti, in un ‘bunker’ con tanto di “apparato di videosorveglianza” e con all’interno anche “un poligono di tiro per il collaudo delle armi“. In particolare, a 12 anni di carcere è stato condannato Luciano Beccalli, milanese di 52 anni e uno dei 24 arrestati nel blitz ribattezzato ‘fumo&piombo’ della Gdf di Pavia dello scorso marzo, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Maurizio Ascione. Tra i condannati, alcuni dei quali accusati anche di detenzione di armi da guerra, figura Marco Ieno, milanese di 39 anni e a cui sono stati inflitti 11 anni e 10 mesi di carcere. Due imputati, invece, sono stati assolti.