Nel corso del suo intervento in Articolo 21, il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Enrico Marcora ha dato (finalmente) un punto di vista diverso da tutte quelli sentiti fino a oggi sulla questione stadio: “L’Abbazia di Chiaravalle rappresenta un unicum per Milano sia dal punto di vista monumentale che ambientale. Il Soprintendente verifichi che il progetto del nuovo stadio di San Donato non distrugga la magica atmosfera dell’Abbazia di Chiaravalle e tutto il clima storico di questa zona”.
“Personalmente – ha spiegato – ritengo che pensare di costruire uno stadio da 60.000 persone a 500 metri di distanza dall’Abbazia vuol dire rovinare in modo irreparabile un altro pezzo di storia della nostra città. Vuol dire portare il caos dei parcheggi selvaggi, gli inevitabili scontri anche violenti dei tifosi e tutta la baraonda che generalmente circonda uno stadio accanto ad un simbolo milanese che rappresenta calma, serenità e misticismo; due mondi, a mio avviso, inconciliabili”.
Marcora ha continuato deciso “Scriverò una lettera al Soprintendente di Milano e al Ministro invitandoli a controllare e vietare il progetto in caso di incompatibilità ambientale” per poi concludere “Inoltre inviterò tutti i consiglieri di Milano di maggioranza e di opposizione a firmare con me questa lettera”.