Coronavirus, un responsabile per condominio. In questo periodo tutti chiedono ai cittadini di non uscire, ma come fare per la spesa? Una soluzione potrebbe essere il responsabile del condominio. Un ruolo in cui gli eletti milanesi non fuggiti altrove potrebbero dare una mano e rendere esplicito il loro ruolo oltre all’azzuffarsi nei consigli di Municipio.
La nostra è una proposta pratica: in ogni condominio si può scegliere un rappresentante che si occupi di raccogliere gli ordini per la spesa in modo da ordinarla in un solo colpo. In questo modo si ridurrebbero gli spostamenti dei cittadini e si potrebbero valorizzare le attività più piccole in sofferenza. Inoltre sarebbe un’occasione straordinaria per ricostruire i legami sociali che si sono persi nella corsa impazzita dell’era pre-virus. In quanti conosciamo i nostri condomini? Nella maggior parte dei casi ne abbiamo intravisto qualcuno alle riunioni di condominio, altrimenti sono sconosciuti. Allora questa è un’ottima occasione anche per la classe politica, specialmente quella che sui telegiornali va poco. Percepite indennità e stipendi da anni, oggi è il momento in cui potete restituire qualcosa.
E, sì farvi conoscere dal territorio male non può danneggiarvi. La politica potrebbe essere il motore di una buona pratica per collaborare tutti a quello che è uno sforzo bellico in piena regola. Tutti devono partecipare e questo combattimento. In questo caso non ci sarebbero che vantaggi in un’operazione del genere: i consumi di gruppo portano a risparmi. Pensate l’effetto a cascata che potrebbe avere: se comprando insieme ai condomini, e poi magari a tutta la via, risparmiassi anche solo cento euro al mese? Poi basterebbe chiamare A2A per scoprire che un certo numero di persone costituisce un cliente diverso dal singolo utente. E anche lì, risparmi. E indovina? Un abbonamento condominiale a paytv, tlc e qualunque altro servizio può essere più performante e più economico per il singolo.
Insomma potremmo riscoprire proprio sotto quest’attacco violento e invisibile il senso dello stare insieme. Non è solo la propagandatissima cena insieme in cui avviarsi verso il diabete, l’alcolismo o l’obesità. Stare insieme come scopriamo in questi giorni, vuol dire sentirsi liberi nell’obbedire alle indicazioni del governo. Perché ci sentiamo parte di una comunità più grande del solito cerchio della fiducia stile Facebook. La spinta a combattere tutti con impegno la stessa giusta battaglia ha cancellato i cattivi pensieri e mostrato una parte bellissima d’Italia che sta combattendo in prima linea con un coraggio da leone. Donne, uomini e giovani vengono lanciati in mezzo a una situazione che sta mettendo a dura prova le scorze più dure. Oggi tutti però possiamo e stiamo partecipando a quello sforzo, come dimostrano le iniziative che si ripetono a raffica dalle finestre. Una gran parte d’Italia c’è e combatte. Ora può dare un nuovo contributo contro il Coronavirus, un responsabile per condominio.
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