In occasione dei 150 anni dalla nascita del movimento impressionista, apre a Palazzo Reale a Milano, da martedì 19 marzo, e fino al 30 giugno, una delle mostre più importanti della primavera che pone a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti.
Promossa da Comune – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Ambassade de France en Italie, l’esposizione è prodotto da Palazzo Reale, Skira Arte e Museum Studio, in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, e curata da Cécile Girardeau, conservatrice al Musée de l’Orangerie di Parigi, e Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Alice Marsal, responsabile degli archivi e della documentazione al Musée de l’Orangerie. Il progetto è realizzato grazie a Enel, in qualità di main partner, e grazie a Fineco, premium partner. La mostra presenta cinquantadue capolavori, capaci di offrire un esaustivo spaccato del lavoro dei due artisti, dalle prime tele degli anni settanta dell’Ottocento alle prove più mature dei primi del Novecento. Le opere sono state raccolte dal mercante d’arte Paul Guillaume (1891-1934), che considerava Cézanne e Renoir capiscuola di una pittura a un tempo classica e moderna, e, dopo la sua morte, dalla moglie Domenica (1898-1977). Le tele sono poi confluite nelle prestigiose collezioni del Musée de l’Orangerie di Parigi e del Musée d’Orsay di Parigi, e sono affiancate in mostra da due tele di Pablo Picasso. Partendo dai loro dipinti più apprezzati e conosciuti, la rassegna dà conto delle diverse traiettorie che i due autori seguirono lungo le rispettive carriere: Cézanne focalizzava l’attenzione sulla struttura compositiva più rigorosa e geometrica e sulla forza della pennellata, Renoir si concentrava sull’armonia, sulle atmosfere delicate, sulla resa delle forme tramite il colore. Il percorso espositivo segnala i punti d’incontro di questi due itinerari artistici, sviluppati in parallelo alla nascita di una sincera amicizia, iniziata già nel 1860, che sfociò in un’ammirazione reciproca, portando i due maestri a porsi interrogativi comuni e a coltivare un interesse condiviso per alcuni generi, come la natura morta, il paesaggio, il ritratto e il nudo. Questo dialogo tra l’opera di Cézanne e quella di Renoir costituisce la naturale estensione dello scambio intrapreso dai due nell’atelier di Charles Gleyre all’inizio delle rispettive carriere. Le loro affinità elettive si manifestano già negli anni Settanta, al Café de la Nouvelle Athènes a Parigi e in occasione delle prime mostre impressioniste cui partecipano insieme. Nonostante il progressivo allontanamento di Cézanne dalla scena parigina, i due amici continuano a frequentarsi e, nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, Renoir sarà più volte ospite del maestro di Aix-en-Provence. L’allestimento, che segue un criterio tematico, consente di apprezzare la loro evoluzione stilistica, che li porterà a soluzioni estetiche assai diverse, un dialogo in cui la calda espressività di Renoir si contrappone alla precisione analitica di Cézanne. La rassegna propone i loro migliori esiti, sia che si tratti di paesaggi (Renoir, “Paysage de neige”, 1875; Cézanne, “Arbres et maisons”, 1885) che di nature morte (Renoir, “Fleurs dans un vase”, 1898; “Pêches”, 1881; Cézanne, “Le Vase bleu”, 1889-1890; “Vase paillé, sucrier et pommes”, 1890-1894), dove la sensualità delle pesche succose e vellutate, delle fragole rosse, delle pere rosee, sature di sole e disposte su soffici tovaglie di Renoir si contrappone ai frutti sodi e gialli che Cézanne contorna di nero e colloca su tavoli spogli dagli spigoli netti; o ancora di ritratti (Renoir, “Claude Renoir en clown”, 1909; Cézanne, “Portrait de Madame Cézanne”, 1885-1895), caratterizzati in Renoir da un’atmosfera di dolcezza, di serenità e di tenerezza, mentre le figure di Cézanne sono spesso distanti e poco sorridenti, talvolta quasi astratte, o, infine, della serie delle bagnanti (Renoir, “Baigneuse assise”, 1914; Cézanne, “Trois baigneuses”, 1874-1875), dove i nudi distesi e voluttuosi di Renoir contrastano con quelli in piedi, muscolosi e virili, di Cézanne. Nonostante queste differenze, i due hanno condiviso il medesimo destino, trasformandosi, mentre erano ancora in vita, nei numi tutelari di tutti quegli artisti che nel corso del Novecento hanno continuato a sviluppare e rielaborare il frutto della loro sperimentazione. L’esposizione si completa infatti con la sezione che documenta quanto decisivo sia stato l’impatto e l’influenza che Renoir e Cézanne ebbero sulla successiva generazione di pittori, attraverso il confronto tra due opere di Cézanne e Renoir con due dipinti di Pablo Picasso (Cézanne, “Pommes et biscuits”, 1880; Picasso, “Grande nature morte”, 1917; Renoir, “Femme nue couchée”, 1906; Picasso, “Grand nu à la draperie”, 1921-1923). Nel percorso espositivo s’incontra una Sala atelier creata da Foll.ia, che conduce il visitatore all’interno degli studi dei due pittori. Partendo dalla documentazione relativa a quelli di Cagnes-sur-Mer per Renoir e del Jas de Bouffan per Cézanne, viene riprodotto il rapporto di entrambi gli artisti con il proprio spazio di lavoro che diventa un luogo di incontro e di relazione tra “la realtà” e l’artista. La mostra è accompagnata da una pubblicazione Skira Arte e arricchita da un programma didattico sviluppato secondo le diverse fasce di età e rivolto sia alle scuole, che alle famiglie. Il public program, pensato per gli adulti, in collaborazione con l’Institut Français, approfondisce le tematiche sviluppate da Cézanne e Renoir, dagli artisti loro contemporanei e dai loro successori attraverso confronti con scrittori, poeti, musicisti e politici. Radio Monte Carlo è la radio ufficiale della mostra. “Siamo entusiasti di presentare per la prima volta – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi – una delle esposizioni più importanti di questa stagione di Palazzo Reale. Oltre a mostrare le traiettorie artistiche di questi due grandi Maestri, darà modo a visitatori e visitatrici di scoprire il percorso umano che li ha avvicinati in una sincera amicizia e stima reciproca. Grazie alla collaborazione con il Musée de l’Orangerie e con il Musée d’Orsay, Milano celebrerà il 150° anniversario dell’Impressionismo nel migliore dei modi, segnando – ne sono certo – l’antologia delle esposizioni d’arte milanesi del nostro tempo”. L’Ambasciatore di Francia, Martin Briens, racconta: “Paul Cézanne non venne mai in Italia, ma la sua opera ha, nella luce della sua Provenza, molto della luce dell’Italia che è stata di profonda ispirazione per gli artisti italiani del Novecento. Renoir invece disse, dopo il suo viaggio in Italia, di avere capito qui “che cos’è la pittura”. Mi auguro che i numerosi visitatori di questa mostra possano scoprire, o riscoprire, la luce particolare di questi due pittori, sempre così potente a 150 anni di distanza, salutando il grande lavoro svolto dal Musée de l’Orangerie e da Skira”. “Da tempo – afferma Catherine Castillon, CEO di Skira Arte -, il metodo di lavoro adottato da Skira Arte si è indirizzato a perseguire la qualità accademica che definisce il progetto espositivo e uno storytellig agile e di facile lettura, capace di attrarre indistintamente lo studioso o l’appassionato, il neofita o il giovane studente che si appassiona con entusiasmo ai temi più portanti della storia dell’arte di ogni tempo e ai capolavori più conosciuti dei suoi maestri. Attraverso il suo modus operandi, improntato sempre e comunque a una rigorosa severità, Skira Arte ha saputo ritagliarsi una solida credibilità sia a livello nazionale sia a quello internazionale che le ha consentito di tessere una serie di rapporti con le più prestigiose istituzioni culturali d’Italia, d’Europa e d’oltreoceano. Non fa certo eccezione Cézanne e Renoir che coinvolge tre importanti realtà di Francia e d’Italia, come il Musée de l’Orangerie, il Musée d’Orsay di Parigi e Palazzo Reale di Milano. Il risultato è una mostra imperdibile, unica e, per certi versi, irripetibile che propone alcuni dei capolavori di due tra i maggiori esponenti dell’Impressionismo che proprio nel 2024 festeggia il 150° anniversario della sua nascita. E per regalare allo spettatore – conclude Catherine Castillon – una emozione duratura dell’esperienza vissuta a Palazzo Reale, Skira Arte ha pensato a un progetto espositivo articolato in vari momenti. All’interno del percorso, una Sala Atelier che riproduce le suggestioni che si vivevano all’interno degli studi dei due maestri, porterà il visitatore a immedesimarsi in Cézanne e Renoir nell’atto di sprigionare la loro creatività e a respirare la stessa energia che ha dato forma ai loro capolavori. A questa si aggiunge un ricco public program, realizzato in collaborazione con l’Institut Français, e una serie di laboratori didattici per le scuole e le famiglie, che si terrà durante i mesi di apertura della mostra”. “Da sempre – sottolinea Nicolò Mardegan, Direttore Relazioni Esterne di Enel – la nostra missione è dare energia, contribuendo alla crescita economica, sociale e culturale del Paese. Una vocazione che si concretizza anche attraverso il lavoro sul territorio in sinergia con le istituzioni museali ed artistiche. È quindi un onore sostenere questa iniziativa così importante che potrà avvicinare migliaia di persone alle opere di due grandi artisti”. “Da diversi anni – ricorda Paolo Di Grazia, Vicedirettore Generale Fineco – siamo impegnati nella promozione del patrimonio culturale in Italia, un progetto che esprime una parte importante del nostro approccio alla sostenibilità. Abbiamo scelto di supportare la mostra Cezanne/Renoir non solo perché è uno degli eventi artistici più importanti dell’anno a Milano, ma soprattutto per il legame tra lo spirito di innovazione che ha guidato la ricerca artistica dei due maestri e i valori che orientano l’attività di Fineco fin dalla sua nascita”.