E’ morto ieri per il coronavirus Lama Gangchen Rinpoche, importante lama tibetano e promotore instancabile del dialogo tra le religioni e i movimenti spirituali, ha incontrato tra gli altri Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Kofi Annan.
Nato nel Tibet occidentale nel 1941, giovanissimo fu riconosciuto come la reincarnazione di un lama guaritore. Ha poi compiuto l’iter educativo tradizionale di un lama prima in Tibet e poi in India. È stato discepolo diretto dei più grandi lama del secolo scorso, come Trijang Dorje Chang, suo guru principale e Zong Rinpoche, suo maestro di medicina tibetana e astrologia.
Negli anni 80, ha iniziato a viaggiare in Europa per risiedere poi definitivamente in Italia, dove ha fondato il Centro Buddhista Kunpen Lama Gancen di Milano, membro dell’ Unione Buddhista Italiana, attivo sin dal 1989. Il soprannome da lui tanto amato “Lama Marco Polo” prende spunto proprio dal nome della via in cui è situato il centro milanese, che si è poi esteso sul Lago Maggiore, a Verbania, con il nome di Albagnano Healing Meditation Centre dove il Maestro ha trascorso gli ultimi giorni.
Nel 2005 Lama Gangchen Rinpoche aveva portato a Milano Le sacre reliquie di Buddha in una esposizione aperta al pubblico in collaborazione con il comune, dopo averle accompagnate per un tour mondiale che terminò alle Nazioni Unite. In Oriente tramite la Fondazione Help in Action Onlus ha portato sostegno materiale in Nepal, India, Mongolia e Tibet-China, per la costruzione di monasteri, scuole, strade, ospedali e acquedotti e per la cura dell’ambiente con la piantagione di alberi.