Il messaggio dell’arcivescovo di Milano agli islamici per la fine del ramadan. Ecco il testo della lettera:
Cari fratelli e sorelle musulmani,
vi presento i migliori auguri – miei personali e di tutti i cristiani della
Chiesa ambrosiana – per la prossima festa di ‘Id al-Fitr.
Come gli scorsi anni, siamo stati chiamati a celebrare i momenti fondamentali della nostra fede
– per noi cristiani la Quaresima e le feste pasquali, per voi il mese sacro di Ramadan – quasi in
sovrapposizione. Una circostanza temporale che è molto di più di una semplice coincidenza.
Nel mio recente viaggio in Marocco con i giovani preti della Diocesi ho potuto assaporare i
frutti di un promettente dialogo interreligioso. In uno degli incontri ho ascoltato questa citazione,
tratta dal Sacro testo del Corano: «Se Dio avesse voluto, certo avrebbe fatto di voi una sola comunità.
Ma ha voluto provarvi con il dono che vi ha fatto. Gareggiate dunque gli uni con gli altri con le
buone opere. Tutti ritornerete a Dio che allora vi informerà su ciò su cui divergete» (Sura 5,48).
A spiegazione del testo è stata riportata la parola del cristiano, monaco e martire, Christian de
Chergé: siamo invitati a cercare un «senso divino alle nostre differenze»; un senso che ci mette alla
prova, che ci chiama a gareggiare nell’amore e che troverà la sua fine e la sua risoluzione in Dio.
L’esperienza vissuta in Marocco mi ha fatto comprendere che non si dialoga soltanto perché
bisogna fare la pace: questo è il livello zero del dialogo. Si dialoga perché Dio ci attende per rivelarsi
a noi nel crogiolo della differenza. E sono sicuro che i tanti incontri avvenuti nelle terre ambrosiane
tra le comunità cristiane e le comunità musulmane, generati proprio dal tempo di Quaresima e di
Ramadan, ci hanno fatto crescere in questa esperienza di dialogo, che è prima di tutto un percorso
spirituale, un itinerario di conversione a Dio. Rendiamo grazie a Dio per questo cammino.
In atteggiamento di preghiera e di stima, vi saluto.
+ Mario Delpini
Arcivescovo di Milano