LUME, il Comune non si costituì parte civile, De Chirico presenta un esposto

Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, dopo essersi chiarito con Mirko Mazzali, delegato per le periferie del Sindaco Sala, ieri lo ha ringraziato per avergli fornito alcune carte processuali sull’occupazione, da parte del collettivo LUME, del magazzino di via Vittorio Veneto di proprietà del Comune di Milano,  permettendogli di chiarirsi le idee in merito a quanto accaduto.Secondo De Chirico, l’assoluzione degli imputati perché “la condotta non ha rilevanza penale in quanto ha avuto scopo dimostrativo con la finalità di stimolare gli enti pubblici a una più proficua utilizzazione degli spazi per finalità connesse con il godimento della collettività e della cittadinanza” è  “un’evidente sentenza politica che rafforza ulteriormente il legame tra sinistra salottiera e centri sociali”.

Inizialmente credevo che Mazzali, – spiega l’azzurro – oltre a una palese inopportunità politica, fosse in conflitto d’interessi perché difensore di due imputati e allo stesso tempo rappresentante dell’amministrazione comunale vittima dell’occupazione abusiva. Devo chiedere pubblicamente scusa a Mirko Mazzali perché il Comune di Milano non si costituì parte civile nel processo penale“. “Ingenuamente, – prosegue – pensavo che alla denuncia presentata il 15/11/2017 contro ignoti per invasione di terreni o edifici ai sensi dell’art. 633 c.p. avesse fatto seguito l’iscrizione al processo come parte lesa. Figurarsi. Ringrazio Mazzali di avermi pungolato nella ricerca della verità e per questo motivo presenterò un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. I giudici potranno anche dire che occupare non è un reato, – conclude De Chirico – ma lo è senz’altro il fatto che un’amministrazione pubblica non faccia nulla per tutelare il proprio patrimonio immobiliare”.