Covid: in Lombardia rapporto sale all’11.5%. Ats: difficile tracciare i contagi

Covid: in Lombardia rapporto sale all'11.5%. Ats: difficile tracciare i contagiCoronavirus. ATS: situazione grave, particolarmente a Milano Coronavirus: sale rapporto tamponi/positivi. Male Milano Coronavirus: 17.831 tamponi, 159 positivi (0,89%). Aumentano guariti e dimessi Coronavirus: 7.931 tamponi e 125 positivi Coronavirus: nessun decesso, 16.493 tamponi e 269 positivi (1.6%) Coronavirus: 17.391 tamponi e 245 positivi: rapporto è 1,4% Coronavirus: in calo tamponi e positivi, 6 decessiSono 1687 i nuovi contagiati in Lombardia, con 14.577 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 11,5 %, in netta crescita rispetto a ieri (9,6%). I nuovi decessi sono 6 per un totale di 17.084 decessi in regione dall’inizio della pandemia. Crescono sia i ricoveri in terapia intensiva: (+3, 113), che quelli negli altri reparti (+71, 1.136).

Come nei giorni precedenti, la metà dei nuovi positivi arriva dalla città metropolitana di Milano, dove sono stati registrati 814 casi, di cui 436 a Milano città. Monza e Brianza (265) e Varese (206) le altre due province più colpite.

Come nei giorni precedenti, la metà dei nuovi positivi arriva dalla città metropolitana di Milano, dove sono stati registrati 814 casi, di cui 436 a Milano città. E il direttore sanitario dell’Ats Milano Vittorio Demicheli lancia l’allarme: “Non riusciamo a tracciare tutti i contagi, a mettere noi attivamente in isolamento le persone. Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa”.

Non è solo l’aumento crescente dei malati di Covid-19 a mettere in difficoltà gli ospedali, ma anche il gran numero di pazienti non Covid che arrivano in pronto soccorso per altre malattie e che rischiano di mettere in affanno la macchina organizzativa. Lo dice Stefano Centanni, direttore dell’unità di Pneumologia dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, dove hanno già riempito i 18 posti del reparto di terapia semi-intensiva respiratoria per Covid”.

Sul fronte politico, fa discutere la chiusura di piazze e strade in chiave anti-movida prevista dal nuovo Dpcm. “Il Governo nella gestione delle città – commenta il presidente della regione Attilio Fontana – ha delegato ai sindaci la gestione delle piazze e delle strade, al fine di prevenire il contagio da Covid-19, scaricando su di loro una responsabilità impopolare senza il supporto di mezzi adeguati”. Per il virologo e componente del Cts lombardo Fabrizio Pregliasco, “bisogna prendere in considerazione l’eventualità di un coprifuoco nelle ore serali e notturne in città come Milano, Roma e Napoli e in tutte quelle zone del Paese dove la situazione potrebbe precipitare velocemente”.