Troppi suicidi, visita a sorpresa al carcere di Pavia

Troppi suicidi, visita a sorpresa al carcere di Pavia. Un onorevole e due consiglieri regionali si sono recati nella casa circondariale, parlando con i ristretti e verificando le condizioni degli ambienti. Questa mattina, M5S, con il deputato Cristian Romaniello e il consigliere regionale Simone Verni, insieme a +Europa/Radicali, con il consigliere regionale Michele Usuelli, hanno effettuato una visita ispettiva a sorpresa presso la Casa Circondariale di Pavia Torre del Gallo. L’iniziativa nasce dalla preoccupazione delle due forze politiche per il ripetersi di fenomeni suicidari nel carcere e di incidenti ai danni delle guardie penitenziarie come quello che, nel gennaio scorso, ha coinvolto un agente colpito da infarto a seguito di un intervento di soccorso a un detenuto. I rappresentanti istituzionali nel corso della visita hanno verificato la condizione delle celle, degli spazi comuni, di quelli aperti, dell’infermeria e delle cucine e hanno potuto interloquire con i detenuti. Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia dichiara: “La visita congiunta ci ha dato la possibilità di toccare con mano tutta una serie di problematiche emerse nella cronaca. L’aspetto sanitario è tra quelli emergenziali: l’infermeria opera in condizioni di costante difficoltà a causa della carenza di medici. La telemedicina, che potrebbe alleviare il lavoro degli operatori, è implementata ma i macchinari, nuovi e funzionanti non sono collegati e mancano i protocolli operativi. La cartella sanitaria digitale non è mai entrata in funzione e i detenuti rischiano di perdere la storicità del proprio quadro clinico. In regione andrà aperto un discorso serio e puntuale sull’offerta di servizi sanitari. Ci tengo a ringraziare gli agenti della polizia penitenziaria per la grande volontà di collaborazione che hanno dimostrato: lavorano in condizioni estreme. A loro va il merito di supplire a carenze spesso politico-istituzionali nell’amministrazione dei penitenziari”. Cristian Romaniello, deputato del M5S, aggiunge: “La condizione dei detenuti è precaria, meritano di vivere in condizioni migliori. Gli agenti sono pochi e la vita del carcere porta con sé problemi e difficoltà anche fuori dall’ambito del lavoro. Serve un supporto psicologico più ampio e condizioni di lavoro più dignitose e di questo mi farò portavoce a Roma. Personalmente poi sto lavorando sul tema dei suicidi, sono stati due in questo carcere negli ultimi mesi, oggetto di una mia proposta di legge. ”. Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa/Radicali conclude: “Diminuiscono i reati, ma aumentano i detenuti. A Pavia ne abbiamo una prova concreta: in un carcere di 518 posti i detenuti sono 730. C’è la terza branda, ci sono detenuti anziani, ci sono tanti detenuti a fine pena che, in violazione della legge, non possono accedere a trattamenti alternativi e sono costretti a fare fino all’ultimo giorno. Manca la possibilità di estendere patteggiamenti e riti abbreviati. Le manette non sono la soluzione dei problemi della Giustizia italiana”.