Anagrafe degli impianti di video sorveglianza per rendere la giustizia più rapida

Una mappa di tutti i sistemi di video sorveglianza, sia pubblici che privati presenti a Milano, per mettere a disposizione degli inquirenti in tempi rapidi filmati utili ad indagini, ma anche per aumentare la sicurezza in città grazie all’azione ‘deterrente’ delle telecamere: il progetto con la presentazione della piattaforma online per la raccolta dei dati, è stato illustrato in prefettura dal vice sindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo, dal procuratore Francesco Greco e dal Prefetto Renato Saccone e vede già l’adesione di alcune categorie come commercianti e farmacisti.

Un’anagrafe dei sistemi di videosorveglianza, dunque, che, ha detto Scavuzzo “permetterà non solo di avere occhi sulla città, ma anche di usarli bene”. L’inserimento dei dati da parte dei privati è su base volontaria, nel rispetto delle normative sulla privacy e è prevista una serie di incontri per spiegare il funzionamento della piattaforma e raccogliere quante più adesioni possibile. Le telecamere saranno censite in modo georeferenziato, con indicazione anche di giorni e orari di attivazione e il trattamento di dati e infromazioni è affidato alla Procura e alle forze dell’ordine. “A Milano abbiamo una percentuale altissima di individuazione di violenze e rapine proprio grazie a quello che possiamo estrapolare dalle telecamere“, ha detto Greco sottolineando anche l’importanza di un’adeguata manutenzione degli impianti, in particolare di quelli pubblici.

Il problema è che tutto questo non si può fare a costo zero – ha aggiunto – quindi tutti si devono porre questo problema“. Per il prefetto Saccone, la nuova anagrafe delle telecamere è “un passo concreto“. “Le telecamere gestite da privati hanno un tempo limitato di conservazione delle immagini – ha ricordato – e per la magistratura e la polizia giudiziaria avere l’immediata contezza di quali telecamere sono utili significa poter immediatamente bloccare la cancellazione e poter preservare un materiale di registrazione che può risultare fondamentale per individuare i colpevoli di reati ‘di strada’ che creano un grande allarme sociale“.