Ieri mattina, a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di due quattordicenni, incensurati, ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di sei rapine ed un furto, ai danni di alcuni loro coetanei. Il tutto in concorso con altri minori, anche non imputabili, alcuni dei quali identificati.
L’attività investigativa del Commissariato Sempione ha consentito di ricostruire la dinamica delle rapine, di cui due tentate ma con l’aggravante dell’uso di armi (coltello e fiamma di accendino) e in concorso, perpetrate nei pressi del parco Vergani e sull’asse della MM1, tra il settembre e il novembre 2020, oltre che di un furto con destrezza di una bicicletta dei giardini di via Cimarosa.
Anche in questa indagine, come in quella condotta dagli stessi poliziotti del Commissariato Sempione denominata “Bad Kids” e recentemente conclusasi con quattro custodie in comunità, si è potuto rilevare un progressivo incremento della gravità dei fatti commessi dai rei.
Il gruppo, composto da una quindicina di ragazzi, tra i quali quelli identificati e colpiti dal provvedimento, si avvicinava alle vittime, generalmente più piccoli di età o coetanei, e le minacciava con armi da taglio, asportando denaro, telefoni, giubbotti, felpe e biciclette. In un’occasione, la vittima è stata minacciata con la fiamma di un accendino puntata alla felpa di acrilico.
Dalle indagini è emerso che le vittime conoscevano di vista i responsabili, sia tramite social che per la comune frequentazione dei parchi pubblici, primo dei quali quello di citylife: tuttavia le risultanze investigative hanno fatto emergere un certo legame con l’asse della metropolitana che collega parco Giulio Cesare e parco Vergani, ma anche il percorso verde che collega a parco Solari in zona porta Genova.