Sollazzo (Milano Concreta): “Separare Martesana e Seveso”. L’Assessore ai lavori pubblici Granelli, annuncia con orgoglio la partenza dei diversi cantieri previsti per il contenimento delle piene e dei materiali trasportati a valle dal torrente tristemente lordato da anni di scarichi nocivi e antropizzazione irriverente. Opere che condividiamo totalmente ma andrebbero progettate con maggiore rispetto per i territori, dove soggiacciono.
Segnaliamo all’Assessore Granelli, e alla cittadinanza interessata, che per note leggi idrauliche, pur contenendo a nord di Milano una certa quantità di acqua, se a sud della Città non si ha una deflazione di pari portata, cosa che oggi è impedita dalla restrizione al ponte delle Gabelle che riceve non solo la portata del torrente o fiume Seveso, ma anche della Martesana, a seguito della connessione idraulica tra i due corsi d’acqua, quanto fatto a monte, potrà avere solo un effetto di ristorazione parziale e entro certi limiti di quantità e di tempo di accumulo. Dunque l’effetto è un ritardo e non un’eliminazione definitiva del problema, possibile solo se potrà essere eseguita la separazione dei due torrenti, tramite la connessione idraulica della Martesana fino alla Darsena, prevista anche dall’ing. Brown e purtroppo scartata per via dell’insalubre scelta di inserire, strategicamente, una indispensabile opera idraulica nel contesto del progetto di Riapertura o per meglio dire rifacimento dei Navigli, peraltro non ancora tramontata, anzi rilanciata dal sindaco uscente, con insuccesso in quanto ai finanziamenti richiesti all’Europa, fortunatamente molto più concreta del richiedente. Riteniamo indispensabile eseguire quest’opera idraulica, separandola dal progetto “ Navigli” in quanto opera sinergica al contenimento del fiume Seveso a nord di Milano, e aggiungiamo che con la separazione, il Seveso potrebbe defluire a piena portata senza problemi e la Martesana, una volta separati, porterebbe acqua pulita indispensabile all’irrigazione nei territori a sud di Milano, oltre a un ristoro alla Darsena oggi non al meglio di sé.