Per Milano serve un Fernet Branca. Nel Municipio 9 di Milano infatti c’è il poco conosciuto museo del Fernet. La vecchia fabbrica novecentesca è ormai elefantiaca per i tempi moderni e dunque una parte è stata dedicata al museo. La memoria di un presente per una volta, perché il Fernet è tutt’ora un’eccellenza italiana. I nobili Branca sono tra i pochi ricchi italiani a non aver ceduto alle sirene dei grandi capitali internazionali. Si sono tenuti la loro fabbrica, l’hanno modernizzata e tutt’oggi l’attività di famiglia ha conti più che in ordine. Allora per Milano serve un Fernet Branca perché ci serve la stessa tipologia di persone. Vogliamo De Montigny? Va bene. Ma se dovesse essere lui alla fine, allora meglio mettergli vicino qualcuno come i Branca. Gente con legami multigenerazionali con Milano e l’Italia, persone in grado di resistere alla tentazione dei dollaroni facili. Insomma la vecchia nobiltà stile Cavour che era di fatto una fase sociale tra la nobiltà e la borghesia. Gente che sa fare. Anche i soldi, ma anche. Perché i banchieri sono importanti, ma se non sai come farli e usarli, pure i dobloni d’oro sono inutili e finiscono subito. In tanti infatti si sono poi pentiti di aver venduto le loro aziende. E alcuni come Alberto Genovese sono diventati dei debosciati con tendenze violente contro le donne (pare infatti che ne abbia stuprate parecchie, sarà contenta la sua famiglia), ma lo sono diventati perché non hanno mai avuto nerbo, personalità, né tanto meno valori. E senza valori i soldi portano solo all’inferno. Allora per Milano serve un Fernet Branca, perché la situazione è complicata e dobbiamo metterci nelle mani di qualcuno che le sappia usare, ma non per violentare le persone indifese.