Comunità energetiche in Lombardia: esperti e istituzioni a confronto a Palazzo Pirelli. In Commissione Ambiente in discussione progetto di legge per istituire le comunità energetiche regionali Le comunità energetiche sono una realtà sempre più necessaria per la produzione, il consumo e la condivisione di energia elettrica da fonti rinnovabili e possono generare significativi benefici sia in ambito economico che ambientale e sociale. E anche in Lombardia bisogna creare le migliori condizioni possibili perché possano trovare spazio e diffusione sensibilizzando i cittadini sulle opportunità che offrono. E’ quanto emerso questa mattina nel corso del convegno organizzato sul tema “Comunità energetiche in Lombardia: una sfida per l’autonomia” organizzato nell’Aula consiliare di Palazzo Pirelli dalla Commissione regionale “Ambiente e Protezione civile”. A coordinare i lavori è stato il Presidente della Commissione Riccardo Pase (Lega): “E’ fondamentale che il Governo recepisca quanto prima la direttiva che elimina i paletti e gli ostacoli che ancora sussistono alla creazione delle Comunità energetiche, in particolare in termini di eccessi burocratici e amministrativi negli adempimenti richiesti -ha sottolineato Pase-. Con la predisposizione di un apposito progetto di legge regionale noi vogliamo invece offrire un supporto e un sostegno importante a quelle realtà che vogliono investire affinchè anche Regione Lombardia diventi protagonista nel rilancio dell’economia circolare”. Dopo i saluti introduttivi del Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (PD), sono stati Gabriele Barucco (Forza Italia) e Massimo De Rosa (M5Stelle) a illustrare i punti più qualificanti del progetto di legge regionale che punta a istituire le comunità energetiche in Lombardia e che è tuttora all’esame della Commissione. Il progetto di legge è frutto dell’abbinamento dei due provvedimenti iniziali distinti, presentati rispettivamente da Barucco e De Rosa. “Grazie anche alla disponibilità di risorse comunitarie significative -ha detto Borghetti- abbiamo la possibilità di produrre energia e consumarla in loco: dobbiamo capire quanta energia serve realmente e produrla con fonti rinnovabili. Il risultato sarà sicuramente quello di avere città più pulite grazie anche a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini. Spero davvero che in autunno su questo tema si possa arrivare all’approvazione di un progetto di legge condiviso”. Il progetto di legge prevede un investimento regionale di nove milioni e mezzo di euro per avviare la realizzazione di una rete diffusa di impianti di produzione e accumulo energetico che servirà i fabbisogni di abitazioni private, aziende, ospedali, scuole ed enti locali, riducendo i costi energetici a carico degli utilizzatori. “La Comunità energetica regionale -spiega Gabriele Barucco- stimolerà gli investimenti creando una struttura che funga da centro di coordinamento e che vada ad investire sulla comunicazione e sulle convenienze economiche che comporta l’aderire alla comunità, con una forte diminuzione dei costi in bolletta. Priorità sarà quella di assegnare e mettere a disposizione dei Comuni le risorse tecniche necessarie e stimolare con adeguate risorse economiche il primo intervento”. “Nostro compito -ha aggiunto De Rosa- è fare conoscere e promuovere le comunità energetiche, sostenendo i progetti nella loro fase iniziale e aiutare così i cittadini ad avviare e dare vita alle comunità energetiche. Fondamentale sarà anche coinvolgere direttamente i Comuni perché siano consapevoli delle importanti ricadute in termini di risparmi a vantaggio non solo dei privati ma anche dell’amministrazione pubblica”. Obiettivo del progetto di legge è evitare che la Lombardia acquisti energia dall’estero facendo così diminuire il costo della sua produzione, dato che il cittadino diventa anche ‘produttore in proprio’ di energia tramite la Comunità. Senza trascurare il fatto che la realizzazione dei nuovi impianti e la loro manutenzione potrebbe avere anche significative ricadute occupazionali generando nuove opportunità di lavoro. La mattinata ha visto poi un confronto tra addetti ai lavori e rappresentanti istituzionali che si sono soffermati anche sui contenuti del progetto di legge.
Sono intervenuti il Direttore della Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fabrizio Piccarolo, il Presidente del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) Francesco Vetrò, il Direttore della Divisione Smart di Energy ENEA Mauro Annunziato, il Presidente del Cluster Lombardy Energy Cleantech di Confindustria Lombardia Luca Donelli e il Vice Presidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini. Hanno portato il loro contributo gli Assessori regionali all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo e allo Sviluppo economico Guido Guidesi.