Putin dietro la liberazione dei pescatori italiani in Libia

pescatoriPutin dietro la liberazione dei pescatori italiani in Libia. “Non si può dire ma è stato il signor Putin con le sue telefonate ad Haftar a farli liberare questa è la verità su quello che è successo. Non bisogna dirlo però. Comunque viva siamo risuciti, sono tornati evviva”. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, lo ha detto al telefono parlando con l’armatore del peschereccio Medinea, Marco Marrone, il leader di Fi Silvio Berlusconi. La versione è plausibile perché si sa che il dittatore della Libia orientale può contare sulla Russia come alleato internazionale, un protettore ormai di primo piano dopo il ritiro di fatto degli Stati Uniti dalla zona. Putin ne ha approfittato, distruggendo territorialmente lo Stato Islamico e imponendosi come arbitro di molte contese. Una di queste è quella libica, dove ha deciso di difendere Haftar, l’uomo che si è intestato la vittoria contro l’Isis in Libia quando in realtà erano state le milizie twar a scacciare per prime gli islamisti. L’alleanza però funziona, come dimostra la notizia che c’è Putin dietro la liberazione dei pescatori italiani in Libia. I buoni rapporti tra Italia e Russia dunque sembrano continuare, anche se non è chiaro se l’Italia si sia impegnata in qualche altro modo, perché il nuovo Zar non sembra tipo incline a regalare nulla a nessuno. Anzi. Per ora agli italiani resta l’unica certezza: si possono ringraziare i Servizi segreti come ha detto Raffaele Volpi, vicepresidente del Cospasir, oppure direttamente i russi, ma sicuramente non il governo Conte-Di Maio che ha provato a risolvere la questione per dare una prova di forza. Prova fallimentare, perché il merito va alla Russia e ai suoi rapporti internazionali. Un altro tema su cui pare che i governi a trazione M5S siano stati molto carenti, troppo per una potenza di media grandezza come l’Italia.