Nuovi spazi per i giovani milanesi, da destinare ad attività socio-culturali e ricreative. Il Comune ha intenzione di indire a breve una gara pubblica per la concessione d’uso di due palazzine di sua proprietà, ristrutturate di recente, che si trovano in Ripa di Porta Ticinese 85/87, cui potranno partecipare associazioni senza scopo di lucro, onlus, cooperative sociali, fondazioni con finalità sociali, culturali ed educative, associazioni sportive dilettantistiche. L’obiettivo del Comune, in accordo con il Municipio 6, quello di riferimento, è proporre attività ricreative dedicate in modo peculiare ad un pubblico giovane, e insieme offrire un valido presidio per il territorio, oltre che una risorsa per l’innesco di iniziative di trasformazione e di promozione di tutto il quartiere.
“Insisto – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – sul fatto che questi spazi vengano destinati ad attività dedicate ai giovani, anche perché il nostro intento è quello di ridurre l’impatto della ‘movida’ sulla Darsena e, spingendola più in là, diluirne l’effetto su quella limitata zona. Ed è insieme quello di diversificare l’offerta per il tempo libero dei nostri ragazzi, in modo che si arricchisca anche di altre possibilità di aggregazione e di attività, oltre ai tradizionali locali serali e notturni”.
Si tratta di palazzine di ampie dimensioni a due piani fuori terra per un totale di quasi 500 mq, oltre ad un’area esterna pertinenziale di 662 mq.
Per partecipare alla selezione, i candidati dovranno presentare una proposta progettuale che dovrà contenere un piano di attività e di iniziative sociali, culturali, educative, formative, ricreative, di aggregazione, comunque nel campo del tempo libero. Le palazzine concesse in uso potranno essere destinate in parte (per non più del 25% dello spazio aperto e della superficie complessiva degli immobili) a funzioni complementari come aree conviviali, piccole attività commerciali e artigianali, che contribuiscano alla sostenibilità economica dell’iniziativa.
Quanto all’offerta economica, dovrà essere in aumento rispetto al canone annuo a base d’asta calcolato sulla base dei valori di mercato e abbattuto del 70%, trattandosi di soggetti no profit.