“È arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva a un problema che non deve essere da campagna elettorale, ma di ordine pratico” lo dichiara Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. . “In città, ai capolinea dei mezzi ATM devono essere realizzati bagni pubblici da far utilizzare solo agli operatori della strada – aggiunge – tassisti, autisti e tramvieri ATM, operatori AMSA. Nei parchi pubblici, invece, possono essere progettate strutture in cemento dove dislocare bagni a pagamento gestiti da personale. Granelli guardi alle città europee anche per le cose concrete e non solo per quelle ideologiche. È scandaloso – conclude De Chirico – che per fornire alle associazioni dei tassisti l’elenco dei bagni autopulenti sparsi in città ci sia voluto un anno!”.
“I rappresentanti dei tassisti non vengono convocati preventivamente quando ci sono importanti decisioni sulla viabilità della Città che impattano sul loro servizio che, ricordiamolo, è un servizio pubblico” dichiara invece sullo stesso tema Andrea Mascaretti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. “I fondi resi disponibili dallo stato e dai privati per trasportare i cittadini fragili con i taxi per ridurre il rischio di contagi – Aggiunge Mascaretti – sono rimasti chiusi a doppia mandata nei cassetti del comune di Milano 3 milioni e 300mila euro resi disponibili a dicembre e 300 mila euro donati dai privati e utilizzabili da luglio 2020. Dovevano servire per affrontare l’emergenza, per cercare di ridurre i contagi tra le persone fragili facendole viaggiare in taxi anziché sui mezzi pubblici e invece l’Amministrazione non è stata in grado di utilizzarli, insieme ad altri 540 milioni di avanzi”. “Lo sanno tutti che, quando bar e ristoranti chiudono totalmente o parzialmente, mancano all’appello almeno 9.284 servizi igienici. – sottolinea Mascaretti – Contemporaneamente abbiamo almeno 30, 40 mila persone, donne e uomini, che da più di un anno lavorano giorno e notte senza poter accedere ai servizi igienici, tra tassisti, rider, autisti che fanno consegne, operai che intervengono sulle strade, sull’acquedotto, il gas, l’elettricità, le centraline telefoniche, operatori a bordo delle ambulanze e rappresentanti delle forze dell’ordine” conclude Andrea Mascaretti “il provveda a mettere a disposizione un numero adeguato di bagni chimici nei principali luoghi della città e destinati alle diverse categorie di lavoratori come i tassisti o gli operatori delle ambulanze. Posizioni i bagni in vie e piazze presidiate, si occupi della loro cura e manutenzione affidandosi a privati se non si vuole aumentare il degrado”.