La questione relativa alla crisi dell’azienda Frigel CCS di Ronco Briantino sembra quella di tante “crisi” aziendali. Se si guardano i dati infatti, è l’ennesima ditta italiana a dichiarare di aver bisogno di una ristrutturazione per sopravvivere al momento di crisi, ma allo stesso tempo dice di andare bene e, soprattutto, apre nei Paesi dell’est europeo dove il lavoro costa meno. Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega è intervenuto a proposito con un’interrogazione. “E’ fondamentale tutelare – afferma Corbetta – i 29 posti di lavoro e la presenza in provincia di Monza e Brianza di un’azienda importante come la Frigel. Regione Lombardia deve mettere in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per evitare questa chiusura che impoverirebbe ulteriormente il tessuto lavorativo del nostro territorio già provato dagli anni di crisi”. “Il gruppo proprietario dell’azienda – continua Corbetta – vuole chiudere il sito produttivo di Ronco Briantino e lasciare a casa 29 persone, quando a livello generale pubblicizza sul proprio sito internet una crescita media annua del 20%. Tra l’altro, alla fine dello scorso aprile, la Frigel dava notizia di aver aperto una nuova filiale in Polonia per aver accesso al mercato locale, denotando ulteriormente il positivo stato di salute economica del gruppo. L’azienda inoltre si sarebbe detta indisponibile a fare ricorso a strumenti alternativi al licenziamento collettivo, come gli ammortizzatori sociali. Un comportamento davvero scorretto da parte della proprietà nei confronti dei dipendenti di Ronco Briantino e di tutto il nostro territorio e per questo motivo Regione deve intervenire con ogni strumento a propria disposizione”. Nell’interrogazione a risposta scritta il consigliere regionale Alessandro Corbetta chiede alla Giunta Regionale “quali azioni rapide e certe intenda adottare per evitare il licenziamento dei 29 dipendenti e quali strumenti intenda mettere in campo per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.