“Lo scorso 3 e 4 ottobre, con le elezioni, Milano ha confermato il ruolo di laboratorio politico del Paese, luogo dove si sperimentano idee, progetti, e si realizzano azioni che aprono nuovi orizzonti per il futuro dell’Italia e dell’Europa”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo in Consiglio comunale dove ha fatto il suo discorso programmatico per i prossimi cinque anni di governo, sottolineando anche che la città “ha confermato l’attaccamento alle radici democratiche e antifasciste”.
“Il 57,73% dei milanesi ha sostenuto un programma mirato a proiettare Milano in una dimensione sempre più contemporanea, più verde e giusta – ha aggiunto -. E’ giusto sottolineare il fenomeno dell’astensionismo ma è necessario capirne le ragioni e analizzarne le origini. Il voto milanese ha dimostrato che l’astensionismo non si trova oggettivamente, e i numeri non mentono, tra quelli che mi hanno sostenuto visto che nel 2021 il numero delle persone che hanno votato per me è aumentato di quasi il 25% rispetto a cinque anni prima. Io la mia parte l’ho fatta forse qualcuno non ha fatto altrettanto”.
Sala ha inoltre ricordato i mesi più difficili della pandemia da Covid-19 e ha sottolienato come i fondi del Pnrr siano “una occasione” per il futuro della metropoli milanese: “Questa – ha detto – è la missione che la nostra città ha ripetutamente svolto: nel momento di riscatto nazionale, come è stato con le 5 giornate e con il 25 aprile, la storia – ha concluso – prevede che Milano giochi un ruolo da protagonista”.