22 Dicembre 2018

Inizieranno a gennaio i lavori per il monumento agli infoibati

Partiranno a gennaio, per concludersi in primavera, i lavori per la realizzazione del Monumento dedicato “a perenne memoria degli infoibati e agli esuli istriani, fiumani e dalmati”. Lo fa sapere il Comune. L’opera, disegnata dall’artista Piero Tarticchio, verrà realizzata da un marmista e proprietario di una cava di Porfido della Provincia di Brescia per conto del Comitato Pro Monumento, che ha provveduto al reperimento dei fondi necessari, la maggior parte dei quali garantiti dalla Fondazione Bracco. L’Amministrazione contribuirà attivamente alla realizzazione dell’intervento realizzando il basamento dell’opera, provvedendo al suo trasporto dal laboratorio, alla sua allocazione in piazza della Repubblica, come stabilito tramite delibera di Giunta, e alla sistemazione dell’area verde circostante. “Abbiamo sostenuto con convinzione questa iniziativa facendo seguito a quanto richiesto anche dal Consiglio Comunale – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Arredo urbano Pierfrancesco Maran –. Si sono svolti in questi mesi diversi incontri tecnici con il Comitato Pro Monumento per risolvere le criticità pratiche per portare a compimento il progetto. Tra qualche mese la statua sarà posata a consolidamento della volontà dell’Amministrazione di rendere giustizia, attraverso un simbolo concreto, alle vittime di una pagina tragica della storia del nostro Paese”. Soddisfatto il Presidente del Comitato Pro Monumento Romano Cramer: “Ringrazio sentitamente il prof. Massimo Pellegrinetti, Docente di Tecnologia ed uso del marmo, delle pietre, e delle pietre dure, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, per l’encomiabile consulenza e collaborazione nella realizzazione di un sogno della Comunità degli Esuli giuliano-dalmati di Milano. La FEDERESULI, organo nazionale delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati e il Comitato Pro-Monumento, provvederanno a gestire gli inviti alla cerimonia di inaugurazione rivolti alle massime Autorità dello Stato e agli ambasciatori della Repubblica di Slovenia e della Croazia nello spirito di condivisione della storia e dei valori europei”.

Inizieranno a gennaio i lavori per il monumento agli infoibati Leggi tutto »

Radetzky – Milano 1848, passare il Natale giocando a liberare la città

Tocca ai milanesi liberare la città dall’invasore austriaco, a colpi di carte e magari proprio il giorno di Natale. Si chiama “Radetzky – Milano 1848” ed è un gioco collaborativo “in ambiente” tutto milanese. Sviluppato da Demoela e Post Scriptum, il gioco da tavolo è stato lanciato in occasione dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games , a fine ottobre e in seguito presentato in città nel corso della manifestazione “Essen a Milano”, svolta presso l’Università Europea dei Giochi della Mente di via Sant’Uguzzone 8. Il gioco propone ai giocatori di sfidare gli austriaci nell’ambientazione storica delle Cinque giornate di Milano, tra il 18 e il 22 marzo 1848. Prima di Radetzky, Demoela aveva lanciato Zena 1814: in quel caso il gioco era dedicato agli otto mesi di indipendenza di Genova fra il 1814 e il 1815. Lo scopo di ‘Radetzky’ è sfidare le truppe del maresciallo austriaco e conquistare almeno cinque zone della città prima che il ‘nemico’ faccia altrettanto. Mossa dopo mossa e con una serie di combattimenti, i giocatori quindi si sfidano fino a liberare Milano.

Radetzky – Milano 1848, passare il Natale giocando a liberare la città Leggi tutto »

Non si spengono le polemiche sulla cittadinanza a Lucano

Per tutto il pomeriggio di ieri si sono sussegite le polemiche  sul via libera, dato dal consiglio comunale di Milano all’ordine del giorno che invita il sindaco e la giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, sindaco di Riace è destinato a far nascere polemiche. La prima è già arrivata. Il primo a contestare la decisione è stato Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino “Senza nemmeno aspettare la sentenza con cui i giudici stabiliranno se Mimmo Lucano è o non è degno di diventare cittadino onorario di Milano, la sinistra che governa la città ha deciso di nominarlo tale da se – protesta De Chirico -. Nulla di cui sorprendersi, sono gli stessi che vorrebbero regolarizzare occupanti abusivi e moschee irregolari nel nome di una loro personalissima interpretazione della legge. Stretti parenti di quelli che hanno dedicato un’aula del Senato a uno che lanciava estintori contro i Carabinieri senza rassegnarsi al fatto che, – conclude De Chirico – negli ultimi anni, gli italiani le loro idee le hanno condannate ogni volta che sono entrati in una cabina elettorale“. Poi, sempre sullo stesso tema, è intervenuto Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia: “Per il Comune di Milano un condannato per aver fatto soldi sfruttando l’immigrazione clandestina è un esempio da seguire e premiare“. “Il Collegio del Riesame di Catanzaro parla del Modello Riace, che la stessa definisce sistema Riace – spiega De Corato – come qualcosa di ideato quasi esclusivamente per permettere a Lucano di continuare la propria ascesa politica e mediatica. Denaro e potere, questi gli obiettivi di Lucano secondo il Riesame, che non nasconde l’uso clientelare, per fini elettorali, del sistema accoglienza. Dare la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano – conclude De Corato –  significa affermare che fare soldi grazie all’immigrazione clandestina è giusto, anzi va preso come esempio“. “Per il tribunale del Riesame il ‘sistema Riace e’ inverminato di illegalita” e il sindaco Domenico Lucano (accusato anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) e’ ‘spregiudicato e afflitto da deliri di onnipotenza’, tanto che ‘non puo’ gestire la cosa pubblica’ perche’ ‘viola la legge con naturalezza allarmante’. Anche i presunti buoni sentimenti sono una farsa, a giudizio dei giudici, perche’ tutte le scelte di Lucano sono state finalizzate al tornaconto ‘politico-elettorale’ piu’ che alla solidarieta’ o all’integrazione degli immigrati. Secondo il Riesame, a Riace hanno sprecato soldi pubblici, violato la legge, speso quattrini destinati ai minori stranieri per organizzare pranzi con politici. Eppure, a Milano come a Roma, il centrosinistra vuole conferire la cittadinanza onoraria a Lucano. “Sono ovviamente molto soddisfatto. Mi pare una bella notizia, coerente con l’impostazione di questi anni. Mi auguro tra l’altro che si capisca che in questo non c’è tanto una voglia di rivalsa dal punto di vista politico verso il governo, ma l’indicazione di strade che possono servire davvero sul piano dell’inclusione dell’integrazione“, ha invece commentato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino cercando di stemperare i toni. “In questi anni – ha aggiunto Majorino – Milano  ha fatto scelte diverse da quelle di Riace. Noi abbiamo puntato su un’attenzione al governo del fenomeno dell’immigrazione. Però sono due modelli, quello degli Sprar e degli interventi gestiti sul terreno dell’accoglienza diffusa e quello di Riace, che possono essere uniti da un’unica filosofia: considerare i migranti come uomini e donne con cui sviluppare percorsi positivi” ha concluso Majorino, senza probabilmente convincere quelli che hanno parlato prima di lui.

Non si spengono le polemiche sulla cittadinanza a Lucano Leggi tutto »

Gli NCC bloccano la città

Erano circa 200 gli autisti NCC, che ieri sera alle 18.30 hanno iscenato una protesta che ha bloccato parte della città. Dopo essersi radunati in via Marina, hanno formato un corteo con le loro berline e si sono mossi in direzione dell’aereoporto di Linate, percorrendo corso Venezia, viale Majno, piazza V Giornate, corso XXII Marzo, viale Corsica, viale Forlanini fino all’ingresso dell’area esterna dello scalo milanese. Un tragitto svolto senza usare le corsie preferenziali in modo di rallentare più possibile il traffico. Il motivo del contendere è la possibile applicazione dell’articolo 29 comma 1-quater del decreto legge 207 del 2008, che ha aggiornato la legge 21 del 1992 sul trasporto pubblico non di linea, mai entrato in vigore, perché rimandato per un decennio inserendolo nel decreto Milleproroghe che quest’anno potrebbe non essere presentato in tempo utile per sospenderne gli effetti. Per sollecitarne un nuovo rinvio o chiederne l’abrogazione che gli autisti hanno voluto far capire di essere pronti ad azioni eclatanti. L’articolo contestato prevede per gli Ncc l’obbligo di rientro in autorimessa al termine di ogni servizio effettuato prima di potere caricare un altro cliente, un obbligo che se applicato, secondo le associazioni di categoria, porterebbe alla chiusura di almeno tremila imprese e alla perdita di lavoro per decine di migliaia di autisti.  Ieri, nessuna decisione. «Ci siamo limitati al flash mob cercando di limitare i disagi. Se la legge dovesse entrare in vigore, gli NCC si dicono pronti a bloccare l’aeroporto, coordinandosi con i loro colleghi di altre città che farebbero lo stesso.

Gli NCC bloccano la città Leggi tutto »