“Ho rischiato che mi andasse di traverso un boccone nel vedere un post della pagina istituzionale del Comune di Milano – Politiche Sociali e Abitative che ringrazia le associazioni che animano il muro della gentilezza in via Nono per aver donato vestiti, giocattoli, libri, etc a chi ne ha bisogno”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico.
“Evidentemente – aggiunge – chi scrive non sa che il “Tempio del futuro perduto” ha occupato uno spazio pubblico all’interno della Fabbrica del Vapore e che l’amministrazione comunale presentò denuncia contro occupanti noti (Tommaso Marasma, figlio di una consigliera progressista del Municipio 4) circa due anni fa. La raccolta di vestiti, come in passato donare brioches ai guidatori immobili all’adiacente semaforo, è una squallida operazione simpatia che ha l’intento di trovare un salvacondotto. Auspico che il post venga rimosso immediatamente dall’assessore Rabaiotti – conclude De Chirico – e se non lo farà sarebbe il caso che il Comune smetta di perdere tempo in denunce per salvare la faccia che hanno già perso con tutte le associazioni meritevoli che operano sul territorio senza occupare spazi pubblici”.
Anche il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato critica il post invitando Rabaiotti a dimettersi, perché, “L’assessore del comune di Milano alle politiche sociali e abitative, Gabriele Rabaiotti, tolga immediatamente il post o si dovrebbe dimettere! È inconcepibile vedere sulla pagina Facebook del suo assessorato la sponsorizzazione ed il ringraziamento per l’attività sociale svolta a chi occupa abusivamente uno spazio comunale”.
“Questa connivenza con gli occupanti abusivi da parte dell’assessore si era già fatta notare durante il lockdown dello scorso marzo – ricorda De Corato – quando delegò le Brigate Volontarie della solidarietà, ovvero i centri sociali, alla distribuzione delle derrate alimentari per i bisognosi. Mi auguro che questo scivolone sia solamente una svista di qualche zelante e sinistrorso funzionario del suo Assessorato. Se ciò non fosse e il post non venisse rimorso, Rabaiotti dovrà assumersi pienamente la responsabilità di essersi schierato apertamente con gli occupanti abusivi. A Milano – conclude De Corato – non deve assolutamente passare il messaggio che per fini sociali si possa occupare abusivamente di tutto, persino uno spazio comunale”.