La settimana dello sciopero. Perché mentre qualcuno cerca di proporre nuovi temi, i benzinai restano sul piede di guerra. Mentre tanti cittadini rischiano di restare a piedi. Perché piaccia o no, sono ancora centinaia di migliaia di lombardi che si muovono in macchina e che per paura di restare senza benzina nei prossimi giorni si metteranno in coda per fare il pieno. Riempiendo così le tasche proprio dei benzinai e di tutta la filiera della distribuzione di idrocarburi che si abbevera dalle tasche di chi non può rinunciare all’automobile o al camion per spostarsi. Questa settimana infatti torna in auge il tema benzina e diesel visto che le pompe sono pronte a chiudere per il dissenso contro le nuove misure annunciate dal governo e già riviste al ribasso: non vogliono controlli più stringenti nè multe e sanzioni più pesanti. In tanti si chiedono perché: basta non truffare nessuno e le sanzioni si evitano, si penserebbe. Ma i benzinai sostengono che sia troppo facile cadere in semplici errori o difficoltà oggettive che li porterebbero a essere salassati senza una vera colpa. Chi abbia ragione è materia di dibattito infinito, ma sicuramente questa sarà la settimana dello sciopero.