“Bisogna assolutamente fermare l’utilizzo dei medici a gettone. Se non lo si farà in fretta potrebbe essere questa la mossa che farà crollare definitivamente il SSN” dichiara con preoccupazione Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute. “Le esternalizzazioni attraverso il ricorso a professionisti gestiti da cooperative sono un male assoluto e non servono certo a tamponare la carenza degli organici e a migliorare l’assistenza ai cittadini. Si tratta di soluzioni figlie della totale assenza di programmazione degli anni passati, che proiettano all’interno delle corsie d’ospedale e nei Pronto Soccorso professionisti spesso non in linea con le esigenze e competenze richieste. L’inchiesta di pochi giorni fa su un importante quotidiano nazionale lo conferma: i Nas, affiancati al Ministero della salute, hanno effettuato tra metà novembre ed i primi di dicembre verifiche a campione su oltre 1.500 medici in servizio ospedaliero attraverso cooperative. Il risultato non è solo sconfortante ma assolutamente preoccupante. Alcuni non avevano adeguate competenze per operare nella unità assegnate. Altri erano in servizio, chiamati dalle cooperative, pur avendo un contratto in essere con gli ospedali, altri ancora avevano superato la soglia dei 70 anni e quindi, a norma di legge, non utilizzabili. Tutto questo a fronte di stipendi, per i medici a gettone, assolutamente più alti rispetto ai colleghi strutturati, costretti a turni massacranti e esposti a rischi per la propria incolumità fisica e psicologica. Il Ministro Schillaci nei giorni scorsi ha dichiarato di voler intervenire con la massima urgenza per porre fine a questo scempio e tornare a rendere attrattiva la professione medica attraverso interventi strutturali, in accordo anche con il mondo universitario, e adeguamenti degli emolumenti. Non c’è tempo da perdere perché bisogna frenare l’emorragia che sta svuotando le corsie degli ospedali. Se non si interverrà il tracollo del SSN sarà inevitabile” conclude Giuliano