#Milanononsiferma: Sala si scusa, quasi

sala Beppe#Milanononsiferma: Sala si scusa, quasi. L’intervento è arrivato sul suo profilo Twitter. E con una mossa molto tipica per il sindaco milanese su #Milanononsiferma: Sala si scusa, quasi.

Il 27 febbraio circolava in rete il video #Milanononsiferma: forseho sbagliato a rilanciarlo, ma in quel momento nessuno aveva compreso la veemenza del virus. Accetto le critiche, ma non tollero che qualcuno possa ancora marciarci su per scopi politici”. #CTCF

Non è lui ad aver sbagliato ad appoggiare chi lanciava gli Aperivirus, è la realtà che non era chiara. Dunque, sembra dedurne, in realtà non ho sbagliato. Un’affermazione che segue la linea del Sala invincibile che non sbaglia mai. Tutti ricordano la virulenza dei suoi difensori contro tutto e tutti ai tempi della sua condanna per aver truccato le carte di Expo 2015. Improvvisamente la Legge non era più principio sacro e inviolabile, come detto dalla sinistra per vent’anni. Non stupisce dunque che oggi Sala e il suo staff non riescano con serenità ad ammettere i propri errori senza sottolineare quelli altrui o a puntualizzare che forse è un errore, però. Per Sala vale sempre il però, il quasi, insomma tutte le cautele del caso, perché con il neo acquisto della famiglia Bazoli le regole valgono. Quasi. L’unico sussulto che gli va riconosciuto è aver tolto dalla comunicazione ufficiale, cioè quanto riportato dal suo profilo Twitter, l’attacco a Salvini: il suo tweet arriva infatti da un intervento nel salotto televisivo di Fabio Fazio in cui il primo cittadino milanese sottolineava che mentre lui sbagliava, Salvini chiedeva la riapertura di tutte le attività. Della serie: io ho versato il sale sui biscotti, però Pierino ci buttava le caccole del naso. Poi ci si stupisce che con politici così sia difficile affrontare qualunque crisi.

 

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