Tra Genovese e Di Fazio Milano è pericolosa per le donne. Almeno così racconta la cronaca degli ultimi mesi. Gli imprenditori di successo, soprattutto se rampanti stanno cambiando immagine. Da libertari e libertini campioni della libertà e del successo dato dalla dura fatica, a simbolo di chi ha fatto il colpaccio e si dedica ad approfittare delle donne. Per Milano questo cambiamento di visuale rischia di essere l’ennesimo cambiamento culturale. Se sia un passo avanti o uno indietro ancora non si sa, ma sicuramente anche quest’ultimo caso getta un’ombra sul mondo scintillante della borghesia milanese. Qualche caso come Junker c’era stato e probabilmente ci sarà ancora, ma si sta profilando un modello nuovo: imprenditori di successo e sulla cresta dell’onda che usano la loro posizione per approfittarsi delle donne in serie. Perché i due casi hanno in comune proprio questo: la serialità. Uomini senza più il problema del denaro che predano donne serialmente. Quasi a sfogare la stessa dirompente energia che li ha portati in cima alla società. Figure molto diverse dal bauscia classico con la fabbrichetta il cui massimo era andare a a prostitute, magari trans. La ricchezza in questione è molto più grande e improvvisa, così come le estrinsecazioni festaiole: dai party fino a notte fonda bevendo e con una punta di droga, si è passati a droghe come base della festa e lo stupro come modus operandi. Il potere sulle donne non è più il riflesso della tranquillità economica a cui molti e molte sono permeabili, è un mix di promesse di benessere e violenza gratuita. Non si tratta di avere una moglie trofeo da esibire e magari pure una o più amanti, si tratta di utilizzare come schiave persone carpite con l’inganno e la forza bruta. Con il silente consenso di una corte, l’evoluzione del giro di amici sul cui consenso si basava la possibilità di sfrecciare ubriachi nelle strade della Brianza. Milano non era mai stata così pericolosa per le donne, semmai il rischio era lo smarrimento umano, ma non violenze in grado di distruggere la vita di una persona. Invece tra Genovese e Di Fazio Milano è pericolosa per le donne. Come non lo è mai stata. Un tema su cui forse vale la pena interrogarsi.