Il 10 ottobre 1939 veniva inaugurato a Milano il nuovo ospedale Niguarda. Da allora, in questi ‘primi 80 anni’, ha saputo crescere e rinnovarsi, affrontando importanti trasformazioni strutturali e organizzative che lo hanno reso un ospedale di riferimento regionale e nazionale. Ecco perché l’anniversario é stato celebrato ieri mattina a Palazzo Lombardia alla presenza del presidente lombardo Attilio Fontana, del sindaco Giuseppe Sala e dal direttore generale della struttura, Marco Bosio. Ottanta anni “di una grande storia per la sanità lombarda“, ha affermato Fontana, sottolinenado come “tutta la sanità lombarda” sia nata “dalla volontà del popolo di avere delle strutture e dalla grande disponibilità economica, dall’impegno che le famiglie più abbienti e il popolo in genere ponevano per tutelare questi movimenti di grande civiltà“.
L’ospedale di Niguarda, ha aggiunto, “nasce da un’opera di beneficienza e incarna perfettamente lo spirito milanese e lombardo, improntato alla generosità. Ha saputo mantenere un rapporto diretto e particolare con il cuore delle persone di questo territorio, sviluppando contestualmente rapporti di collaborazione con le migliori strutture del mondo“. Le oltre 4.500 persone che ogni giorno lavorano in questi reparti “stanno dimostrando, insieme a molti altri colleghi dei presidi socio-sanitari della Lombardia, un grande affetto verso la sanitaàpubblica, sottoponendosi a turni pesantissimi, determinati soprattutto dai vincoli molto rigidi che, a livello nazionale, imbrigliano l’assunzione di personale adeguato“.
L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha sottolineato come “il percorso storico del Niguarda, che ha accompagnato per 80 anni la città e i milanesi, sia una chiara e concreta testimonianza del valore universalistico del nostro sistema socio-sanitario“.Questa Regione, ha proseguito, “possiede un’innata capacità di rigenerarsi per mantenere la barra di navigazione su livelli di eccellenza. Niguarda ne è l’esempio, perché ha saputo modificare negli anni l’offerta clinica e alberghiera, adeguandole ai nuovi bisogni di una societaà in continua evoluzione. Le migliori tecniche di cura e assistenza si abbinano a un’organizzazione efficiente e moderna“. Per Sala invece, “Queste celebrazioni rappresentano l’occasione per conoscere gli uomini e le donne che fanno grande l’ospedale: la qualità del capitale umano è decisiva“.
Gli 80 anni di Niguarda, ha il direttore generale Marco Bosio, “raccontano una storia unica nel suo genere, affascinante, coraggiosa. Una storia che porta con se’ l’elemento che ha determinato le sue origini: la generosità. La capacità di innovare ha sempre caratterizzato l’attività dell’ospedale: la prima costruzione ha infatti abbinato i padiglioni tradizionali con l’architettura a monoblocco. La sfida dell’innovazione ha contaminato le attività cliniche e specialistiche, per le quali i professionisti e i ricercatori di Niguarda hanno raggiunto storici traguardi nel corso dei decenni“.
Nato come ‘costola periferica’ del Policlinico di Milano, la sua costruzione si inserisce in un complesso di operazioni economico infrastrutturali che miravano alla trasformazione del volto della città ed erano finalizzate a dotare la regione di una rete sanitaria efficiente, basata su strutture moderne ed efficienti. Fin dalla sua origine, l’ospedale Niguarda ha voluto rappresentare un modello di qualità e innovazione in campo medico nel contesto regionale e nazionale. Negli anni ’50 fu eseguito a Niguarda il primo intervento in Italia in circolazione extracorporea e, nello stesso anno, aprì qui la prima divisione italiana di Chirurgia toracica. Negli anni ’70 venne realizzato il primo intervento in Italia di applicazione di pacemaker artificiali, mentre negli anni ’60 nell’ospedale milanese aprì la prima banca dei tessuti italiana, anticipatrice di tutte le terapie attualmente in uso. Pochi anni dopo venne realizzato il primo trapianto italiano di rene da vivente e fu istituita la prima Neurorianimazione italiana, mentre negli anni ’80, sempre a Niguarda, aprì la Divisione Oncologica medica Falck, fra le prime oncologie mediche ospedaliere in Europa e il primo centro in ospedale di riabilitazione equestre.
Negli anni ’90 fu fondato il Centro di Chirurgia dell’Epilessia, unica struttura in Italia. E’ di pochi giorni fa, invece, il traguardo trapianto numero 2.000 di fegato (nel 2018 Niguarda è stato il primo centro di Lombardia per questo tipo di trapianto). Oggi, dopo una serie di trasformazioni strutturali e organizzative importanti che ne hanno modificato la geografia e il modo di lavorare, il Niguarda continua ad essere un ospedale di grandi eccellenze. Centro di riferimento nazionale e regionale per diverse patologie, comprese varie malattie rare, è sede di tutte le specialità cliniche e chirurgiche per l’adulto e il bambino, e la vera identità che lo contraddistingue è la vocazione per il trattamento delle patologie ad elevata complessità, grazie alle competenze sull’urgenza e sul trauma, alla presenza di attività ultra specialistiche ed all’approccio multidisciplinare della presa in carico.