Sempre più frequenti le aggressioni nei confronti delle Forze dell’Ordine: gli avvenimenti di Trieste e Milano fanno riflettere

Sempre più frequenti le aggressioni nei confronti delle Forze dell’Ordine: gli avvenimenti di Trieste e Milano fanno riflettere. Servono provvedimenti. La narrativa nazionale ci presenta un quadro preoccupante, sulla percezione, sempre più crescente, di una violenza ingiustificata nei confronti delle Forze dell’Ordine. Giovedì scorso a Trieste un agente della Polfer è stato aggredito, senza motivo, con un coltello alla gola, creando un evidente taglio che fortunatamente non ha reciso nessuna arteria. Un uomo che si era recato negli uffici della Polizia Ferroviaria per effettuare una denuncia, da offeso si è trasformato inspiegabilmente in offensore. Lunedì a Milano, davanti ad una scuola, un sudanese regolare ha aggredito due agenti, chiamati da alcuni genitori preoccupati per la presenza dell’individuo con una bottiglia di vetro in mano. All’arrivo dei poliziotti l’aggressore ha provato a fuggire, ma raggiunto si è scagliato contro gli agenti. In prima battuta con la stessa bottiglia e successivamente con un paio di forbici. Fortunatamente i poliziotti hanno riportato delle ferite lievi. Il fenomeno delle aggressioni nei confronti delle Forze dell’Ordine è in crescita. Secondo le statistiche, in media, 8 agenti al giorno vengono feriti, 1 ogni 3 ore circa. “Il 14 ottobre dello scorso anno, abbiamo manifestato a Piazza del Popolo, per denunciare questo fenomeno preoccupante – dice Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP – ma l’esecutivo non ha ancora preso alcun provvedimento. Servono garanzie funzionali, norme
adeguate, dotazioni adatte come TASER, Body Cam e un adeguamento delle piante organiche. Siamo strutturalmente fuori di circa 10 mila
uomini. Auspichiamo che le decisioni sul green pass non portino alla riduzione dell’organico già debilitato’”.