23 Settembre 2022

Comunità energetiche rinnovabili sfide e benefici dell’energia condivisa Webinar gratuito mercoledì 28

Comunità energetiche rinnovabili sfide e benefici dell’energia condivisa Webinar gratuito mercoledì 28. Le Comunità energetiche rinnovabili sono un modello innovativo di gestione condivisa dell’energia. Ma quali sono le opportunità e le regole di ripartizione dei benefici? Quali i vincoli geografici e dimensionali per impianti e consumatori? E i possibili incentivi economici? Di questi e altri argomenti si parlerà, grazie alla presenza di due esperti, durante il webinar gratuito, organizzato dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Comunità energetiche rinnovabili: un modello innovativo di gestione dell’energia”, mercoledì 28 settembre 2022, ore 10.00-13.30. Il webinar rientra nel servizio di assistenza specialistica rivolto alle imprese con sede legale o operativa nelle province di competenza della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Enti e Amministrazioni pubbliche operanti nel territorio di competenza. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.milomb.camcom.it/ambiente, ambiente@mi.camcom.it. http://servizionline.milomb.camcom.it/eventi/assistenza-specialistica-ambiente-ed-ecosostenibilita/25   Il webinar in dettaglio “Comunità energetiche rinnovabili: un modello innovativo di gestione dell’energia” L’obiettivo del webinar è quello di fornire un quadro chiaro e completo circa le prospettive delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che puntano a garantire al Paese una maggiore autosufficienza e a portare un vantaggio condiviso, evidenziando le opportunità ma anche i possibili ostacoli che nella fase di recepimento rischiano di ritardare il processo attuativo. La compartecipazione dei consumatori nel settore delle energie rinnovabili rappresenta un passaggio fondamentale per realizzare gli obiettivi di transizione energetica. In questo senso, la Direttiva sulle Energie Rinnovabili (Renewable Energy Directive – RED II) fornisce il quadro attuativo di riferimento per le Comunità di Energia Rinnovabile (REC). Nel corso del webinar verranno illustrati i requisiti dettati dalla normativa inerente le Comunità Energetiche Rinnovabili, sottolineando come i requisiti dettati dalla disciplina non siano casuali e di come impattano sia sulle fonti di finanziamento generali sia sugli incentivi specifici. Verranno inoltre affrontate, da un punto di vista non solo tecnico ma anche giuridico-economico, le tematiche relative allo schema statuario, operativo e tecnico al quale deve attenersi una Comunità energetica o un Gruppo di Autoconsumo al fine di ottenere i benefici economici garantiti laddove l’energia elettrica rinnovabile venga condivisa tra i membri degli stessi. Saranno analizzate le possibili modalità aggregative (cooperative, associazione, ecc.), la tipologia dei soggetti che possono far parte di una comunità energetica, i vincoli dimensionali degli impianti di produzione rinnovabile, i vincoli geografici da rispettare tra i membri della comunità energetica affinché l’energia auto consumata possa effettivamente definirsi condivisa. Verrà inoltre dato particolare risalto al criterio di suddivisione del beneficio economico tra i membri della comunità e agli aspetti più squisitamente gestionali ed operativi che la costituzione di una Comunità energetica comporta, sia in fase di costituzione che in fase di esercizio e soprattutto nei rapporti con l’ente preposto erogatore del beneficio ventennale: il GSE. Programma ·        Introduzione alle comunità energetiche ·        Le nuove forme delle “Comunità di energia” ·        Quadro normativo di riferimento: La Direttiva RED II e il Decreto 199/2021 ·        Misure di attuazione e incentivi: le sfide legate ai programmi di finanziamento ·        Gruppi di Autoconsumatori (GA) e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ·        Il concetto di energia condivisa: vincoli geografici e dimensionali per impianti e consumatori ·        Incentivi economici vigenti e Schemi aggregativi proponibili ·        Opportunità, vincoli e regole di ripartizione dei benefici sull’energia condivisa in GA e CER ·        Empowerment tramite “Eco‐Bonus 110%” ·        Esperienze già presenti sul territorio

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Al Leica Store Milano arriva Mens sana in corpore sano

Al Leica Store Milano arriva Mens sana in corpore sano. All’interno del rinnovato Leica Store Milano, Leica Camera Italia presenta Mens sana in corpore sano, il nuovo progetto fotografico di Stefano Guindani (Cremona, 1969): uomini e donne di fede immortalati in scatti che li mostrano intenti in attività sportive, seppur in abito talare, dal 23 settembre al 26 novembre 2022. Chi c’è davvero dietro agli uomini e alle donne di fede? Spesso siamo abituati a concepire preti, suore e frati come soggetti quasi distaccati dalla realtà; il ruolo che ricoprono ci appare talmente ingombrante da riuscire a eclissare totalmente lo spazio del singolo individuo. Certo è che si muovono in un contesto intriso di regole e norme da rispettare, nel quale tutto risulta serio e integerrimo, pronto a condannare qualsiasi tipologia di iniziativa personale. Il lavoro Mens sana in corpore sano di Stefano Guindani si sviluppa intorno a questo interrogativo sociale ed è stato realizzato grazie a Leica SL2, fotocamera del Sistema Leica SL, il sistema mirrorless professionale di Leica realizzato per e con i fotografi, tecnologicamente avanzata e con una qualità costruttiva Made in Germany, con un concetto operativo, funzionale e intuitivo. Le fotografie in mostra fanno leva sull’aspetto umano dei soggetti, ne dipingono una straordinaria dedizione e una predisposizione al divertimento unica, amalgamate da una dirompente vitalità. Partendo dalle suggestioni giacomelliane di inizio anni Sessanta, il fotografo si imbarca in una missione ideologica volta a delineare un racconto visivo dei religiosi al giorno d’oggi. L’obiettivo di Guindani è riuscire a sdoganare la figura, associata a liturgie e momenti di silenzio, dei consiglieri spirituali, svincolandoli da ogni preconcetto religioso e trasportandoli sul piano universale grazie alle discipline sportive. L’esposizione di Guindani è un’occasione per scoprire il nuovo concept dello store milanese a pochi passi da piazza del Duomo, progettato da OHA e Holzrausch e vincitore del Red Dot Design Award, uno dei più prestigiosi premi internazionali per il design: non solo punto vendita, ma luogo di approfondimento dedicato alla fotografia. Uno spazio appena rinnovato con l’intento di invitare professionisti, appassionati o semplicemente curiosi a entrare nel mondo Leica e scoprirne la filosofia e le iniziative proposte, dalle esposizioni che ospitano fotografi di fama internazionale e nuovi talenti ai workshop e all’assistenza tecnica, in un’atmosfera confortevole. Un luogo che diventa la traduzione tridimensionale dei valori fondanti di Leica, declinati nel progetto architettonico e di interior design. All’interno di Leica Store, Leica Galerie si presenta con un ambiente ampliato, modulabile e articolato, in grado di ospitare mostre di maggior respiro, con un nuovo progetto di light design, per garantire una migliore fruizione e un’esperienza fotografica immersiva libera da distrazioni.

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Rinnovato il protocollo anti criminalità per l’Ortomercato

Rinnovato il protocollo anti criminalità per l’Ortomercato. Rinnovato per un ulteriore triennio (2022-2025) il “Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata” nell’Ortomercato di Milano. Il Protocollo, siglato dal Prefetto di Milano, dall’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano e dal Presidente della Società SO.GE.M.I. Spa, rappresenta un importante strumento per rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione alle imprese soggette ai controlli antimafia ex art 85 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 che operano presso l’Ortomercato. In virtù degli impegni assunti saranno assicurate ampie verifiche su tutti gli Operatori dell’Ortomercato, attraverso l’identificazione dei soggetti che accedono al Comprensorio Agroalimentare di Milano, dei mezzi utilizzati e delle relative merci. Il testo aggiornato del Protocollo prevede, inoltre, la possibilità per le Forze dell’Ordine e la DIA di usufruire di una piattaforma telematica che raccoglie tutte le informazioni relative a imprese e mezzi presenti e agli appalti in essere, quale strumento volto ad intensificare il contrasto delle infiltrazioni criminali e delle situazioni di illegalità, consentendo anche lo svolgimento di accessi in loco mirati e tempestivi. “In questa fase di forte ripresa ed impulso dell’economia milanese, seppure in una complessa congiuntura internazionale”, sottolinea il Prefetto Saccone, “il rinnovo del Protocollo consentirà la prosecuzione e il rafforzamento delle numerose azioni congiunte, dirette all’affermazione dei principi di legalità, di libera e leale concorrenza fra gli operatori economici, nonché a tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno del mercato ortofrutticolo di Milano, quale punto di riferimento fondamentale per la cittadinanza intera”. “Garantire la legalità nei luoghi di lavoro è un impegno importante che coinvolge direttamente anche la Polizia locale. Questo protocollo che riguarda l’Ortomercato e che oggi rinnoviamo, consente un lavoro congiunto con le Forze dell’Ordine, la Prefettura e la proprietà stessa, e quindi più efficace in un luogo che richiede una particolare attenzione” ha precisato l’Assessore Granelli del Comune di Milano. “Legalità, contrasto della criminalità organizzata, sicurezza sul lavoro, sono obiettivi che ci vedono impegnati da tempo al fianco della Prefettura di Milano e del Comune. Rinnoviamo oggi un Protocollo d’Intesa che conferma l’impegno di Sogemi e delle istituzioni cittadine e rappresenta un tassello fondamentale nell’ambizioso progetto di rigenerazione del mercato agroalimentare attraverso il progetto Foody 2025. Un progetto che ci consentirà di trasformare il mercato agroalimentare di Milano in una realtà di riferimento a livello internazionale” ha dichiarato Cesare Ferrero, Presidente Sogemi.

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Non andate a votare

Non andate a votare. Seriamente: meglio evitare. Perché poi magari qualcuno vi chiede pure chi avete votato e vi sentite obbligati a giustificarvi come in un’interrogazione che vi becca impreparati. Non andate a votare, potreste dovervi prendere una responsabilità seria. Molto più seria che affermare verità su Facebook. Vi toccherebbe pensare, soppesare, magari persino leggere qualche programma elettorale o sentire interi discorsi di chi si è candidato. Non andate a votare che poi vi tocca pensare. Meglio qualche rapido video su Instagram o TikTok in cui vi ripetono messaggi pensati in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali (cita). Così avete qualche opinione forte, qualche episodio che va forte sui social e nelle conversazioni costituite da battute e aforismi. Votare implica avere una seppur vaga idea di cosa sia realmente l’Amministrazione pubblica, significa aver speso tempo a studiare il mondo, tutta roba noiosa: meglio, molto meglio, la polemica su Zaniolo o la disquisizione su come erano vestiti i presenti ai funerali dell’ultima regina britannica che ha avuto la compiacenza di lasciare questo mondo. Roba forte, divertente e appassionante. Decidere chi sceglierà come vivete è noioso, pesante. E poi inutile, dicono. Perché tanto se voti in massa qualcuno, poi ci penseranno i Napolitano o Mattarella a scegliere governi diversi. Non andate a votare, poi c’è il rischio di delusioni serie e ormai siamo abituati solo a restare delusi da un calciatore o un personaggio di qualche serie tv o pagina Instagram. Votare è noioso, pesante, ad alto impatto di responsabilità serie per un Paese dove il modo di dire più frequente è “fatti i fatti tuoi che campi cent’anni”. Meglio non andare a votare. Lasciate fare a chi si occupa di politica. Quella è meglio subirla e borbottare più forte con parenti e conoscenti. O parlarne senza mai aver gestito neppure il condominio. Perché come tutti hanno solide certezze sul calcio senza mai essere stati veri calciatori, per la politica è lo stesso: in Italia siamo pieni di esperti, ma scarsi a votanti. E allora noi siamo a favore della tendenza maggioritaria: non andate a votare, continuate a parlare e scrivere sui social. Un mi piace è leggero e passeggero, un voto si conta e si pesa. Meglio lasciar stare dunque, poi magari viene da pensare e quello è deleterio. Specialmente in Italia, dove tutti preferiscono servire borbottando.

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