Gli aiuti per la torre bruciata di via Antonini bloccati dalla burocrazia. Sembra assurdo, ma è così a sentire gli inquilini della torre di via Antonini? Ricordate? Era la torre bruciata in pochi minuti a fine agosto a Milano. Solo per una serie di miracoli concatenati non è stata una strage come alla Grenfell tower di Londa. Ma ottanta famiglie sono comunque rimaste per strada. Benestanti con una casa normale un giorno, senza tetto il giorno successivo. Gli inquilini del condominio in questi giorni hanno anche avuto la brutta notizia di dover pure pagare una multa ad Atm perché a causa dell’incendio è stato necessario spostare una fermata dell’autobus con annessi e connessi. Assurdo? No, è la burocrazia bellezza. Da quando hanno chiesto aiuto alle istituzioni i residenti di via Antonini 32 sono entrati in una sorta di limbo che tocca chiunque vanti un qualsiasi credito con la PA. Perché quando li devi tu agli enti pubblici o paghi quando dicono loro o sono guai grossi, invece quando la situazione si inverte non c’è fretta. E soprattutto è essenziale rispettare una miriade di leggi che se minimamente eluse fanno rischiare al dipendente pubblico anni e anni di carcere. Oltre ovviamente a una vita rovinata per sempre per aver sbagliato a compilare un modulo. E dunque ecco che non succede nulla, si aspetta. Ma può esser che gli aiuti per la torre bruciata di via Antonini bloccati dalla burocrazia? Come mai non c’è un politico che possa farsi carico del problema, anzi degli eventuali problemi connessi alla soluzione del problema? Per il momento non sembra perché la giunga delle leggi italiane spaventerebbe persino il leone più coraggioso della foresta.